“The DJ”, uno dei brani più interessanti contenuti in “Teufelswerk”, il doppio album che la scorsa primavera ha segnato il ritorno di DJ Hell, esce ora arricchito di una serie di remix, alcuni dei quali davvero notevoli. Si parte ovviamente dalla devastante versione originale nella quale l’apporto vocale di P. Diddy (il cui chiaro messaggio è quello di celebrare e promuovere le versioni estese dei brani) si è rivelato azzeccato e fondamentale.
Messaggio ben recepito da Radio Slave che ne fornisce la versione completa e definitiva, versione che, c’è da scommetterci, deve avere sicuramente entusiasmato Hell. Matt Edwards sviluppa “The DJ” a dismisura, se consideriamo la lunghezza complessiva di 28 minuti abbondanti, che, tuttavia, scorrono via veloci senza mostrare cedimenti o cali di interesse.
Merito certamente dell’ossessivo riff di base (che già caratterizzava la versione originale) che Edwards conserva accentuando il lato oscuro del brano con un suono abrasivo e accrescendo ulteriormente lo stato di tensione. Salvo poi, negli ultimi minuti, inserire una serie di accordi di pianoforte (suonati dall’amico Tom Gandey) che poco hanno a che spartire con le atmosfere fin qui disegnate ma che, proprio in virtù di questo contrasto, traggono la propria originalità. Per la cronaca: l’intenzione iniziale di Matt Edwards era di creare una versione di 60 minuti.
Jay Haze (il cui nuovo album a nome Fuckpony è previsto per fine mese su Bpitch) dimostra di essere un produttore versatile e, stravolgendo la versione originale, crea un ibrido house claustrofobico tutto singhiozzi: davvero un buon lavoro.
Dj Deetron ricrea “The DJ” con taglienti innesti acid, così come Sis, il quale genera attraverso i suoi riconoscibili suoni un’intrigante stato di ipnosi.
Dei due remix di Paul Woolford il Black Out Dub è sicuramente meritevole di menzione mentre il Black Out Remix è un puro esercizio di maniera senza picchi di rilievo.