Le buone produzioni scandinave hanno sempre quella marcia in più data da alcune branchie di suoni territorialmente riconoscibili e da quell’uso di melodie così intricate ed emozionanti che sono un pò il loro tratto distintivo.
Ed è sulla base di queste prime osservazioni che ruota la musica contenuta in questo strabiliante esordio finlandese.
Apprendiamo dal loro myspace essere appunto un gruppo di tre artisti più un altro paio che si aggiunge occasionalmente. Un sound, che parte dalla libertà del jazz per rinchiudersi nelle rigide strutture di quello che può essere un classico 4/4 da club.
Ma ovviamente c’è molto di più, c’è l’uso dei sintetizzatori in maniera che suonino caldissimi e per nulla aggressivi, c’è quel senso di distacco e desolazione che può esser tipico di chi passa metà della propria vita con temperature che bloccano anche il respiro. C’è quella sorta di familiarità artificiale, quel calore rappresentato soltanto sulla base di un sogno.
Quattro brani dove è impressa tutta la passione del soul, la tenacia e l’aggressività del jazz, l’incedere lento e regolare della deep house ed alcune reminescenze ambient che conferiscono al tutto quell’aspetto fumoso, quasi irraggiungibile.
Se questo è un esordio, da questi qui c’è da aspettarsi grandissime cose. Stiamo alla finestra.