Torna l’artefice di una delle realtà europee più incisive degli ultimi anni, la M>O>S Recordings, e questa release riguarda proprio il suo misterioso boss: Aroy Dee.
Le sue produzioni sono veri e propri anthem per ogni appassionato di techno ed house, i suoi brani sempre carichi di efficaci riferimenti alle scene madri di Chicago e Detroit, ed i suoi groove vanno ricercati solo e sempre alla voce emozione.
Eccolo di nuovo ad estasiarci con un grandioso lavoro dove l’epica house prende il sopravvento, è ben chiaro sin dalla traccia d’apertura, “Once U Loved”, con il suo piano sintetico a scandire una melodia strappalacrime che travolge ogni cosa per i suoi commoventi sei minuti.
“Tears” è un urlo esplicito che fa eco direttamente a Chicago, anno domini 1989.
Synth in modalità “marcetta”, cassa spianata e piatti in controtempo, ribalterà qualsiasi dancefloor da qui all’eternità.

Segue una sirena deep come “Lift Me High”, una parata percussiva che inneggia ad un crescendo sinfonico tutto circondato da pacati inserti vocali.
In chiusura un altro di quei mostri techno-house come “Soul Searcher”, bassline portante, synth celestiali e cassa di inaudita potenza.
Ecco a voi come si fa un grande disco.