Nuovo 12″ per questa agguerrita etichetta tedesca che porta avanti senza remore il verbo electro.
Non sono infatti tempi d’oro per il genere creato da Afrika Bambaataa e Arthur Baker (e dai Kraftwerk) che, dopo il grande ritorno di metà anni novanta, è lentamente uscito dalle luci della scena elettronica mondiale.
E questo nonostante alcuni artisti come Boris Divider, Aux 88, Ezakt, Gerald Donald (anche se con una visione più ampia) ed altri abbiano tirato fuori ottime produzioni, mantenendo alto il livello fra tradizione ed innovazione.
Un altro artista che nel tempo si è sempre contraddistinto per coerenza e qualità è l’inglese Kurt Baggeley alias Scape One che dal 2001 ha inciso per le migliori label electro del pianeta come SCSI-AV, Electrix, World Electric, Satamile, Drivecom, Souther Outpost ed altre.
Questa sua uscita è una spanna sopra le altre a dimostrazione che non è il particolare momento storico a favorire la qualità di una produzione musicale, ma chi la produce.
Sei brani monolitici su cui spicca la incessante title track in cui c’è la summa dell’electro classica con sottili innovazioni stilistiche che concorrono a fare di questo disco un piccolo grande must.
Da non perdere.