Quarta uscita in assoluto e seconda per la sua label “7777” per questo misterioso artista di Detroit che è niente meno che il più grande propagatore d’acido degli ultimi dieci anni insieme a Tin Man.
Questo Ghettoblaster è come al solito dinamite pura.
Apertura in puro house dramma con “This Love”, track interamente costruita intorno al vocal che ripete con incedere melodico il titolo, poi è tutto un godimento di piatti e bassline.
“Last Two” è un serpente a sonagli su una carcassa jack di minimale concezione, la bassline sbraita e si contorce sfilando d’autentica prima donna.
B-side che si apre con la title track, un mostro acid che farebbe impallidire anche il buon Phuture.
Chiude “Office Analogue”, una poesia tra synth e bassline che lascia spazio ad un’apertura per certi versi romantica e notturna.
Tenete d’occhio quest’uomo, è roccia e verità.