Qualche mese fa da queste parti si elogiava il trattamento Radio Slave riservato a “The Dj” in un remix che si è rivelato uno dei più interessanti e coraggiosi del 2009. Tocca ora a “U Can Dance”, nuovo singolo estratto dall’album di Dj Hell “Teufelswerk”.
L’originale si era dimostrato uno degli episodi più interessanti dell’album grazie alla collaborazione tra Hell e Ferry: nata inizialmente dall’idea di Hell di remixare una traccia dei Roxy Music e presto trasformatasi in qualcosa di più. Merito della stima reciproca tra due artisti che, sulla carta, sembrerebbero avere poco in comune se non, forse, un ego “ingombrante”.
“U Can Dance” è un’istantanea electro-house-decadente impreziosita dal cantato sofisticato e distaccato di Bryan Ferry e supportata da un video piuttosto inutile.
Tra i remixer chiamati in causa a questo giro, svetta su tutti Carl Craig. Il produttore di Detroit non fallisce e non delude nemmeno in questa occasione, dimostrandosi più che mai abile e ispirato, riuscendo a dare maggior profondità e intensità in due remix che, senza stravolgere il brano originale, ne valorizzano i pregi.
Se nel primo remix l’andamento è nel tipico stile di Craig, il secondo remix, più claustrofobico, porta “U Can Dance” in territori moroderiani.
Anche il remix targato Tim Goldsworthy dona nuova luce alla versione originale fornendone un’interessante versione electro-funk stilizzata e meccanica. Quella che purtroppo non riesce ai Simian Mobile Disco, intrappolati in schemi minimal troppo prevedibili.