La macchina produttiva Morphosis è tornata ad accendersi dopo un periodo di pausa durante il quale sappiamo l’uomo ha coltivato il sogno di un club che con sfrontato coraggio ha promosso una delle programmazioni più avvincenti del panorama italiano tutto e con l’occasione electronique saluta e ringrazia l’Elefante Rosso per aver insinuato, nell’insipido panorama nostrano, il seme della rinascita.
Ovviamente in Olanda non stanno a guardare e la collaborazione con il quartier generale della magica Delsin è sempre viva ed accesa, testimonianza ne è questo bellissimo vinile che vedrà luce a brevissimo sulla M>O>S di quel genio di Aroy Dee.
Ai comandi il visionario Rabih Beaini, già Ra.H in una serie di illuminate intuizioni che hanno polverizzato definitivamente i confini tra la techno di Detroit e l’improvvisazione jazz del maestro Sun Ra.
In questo Musafir EP è viva più che mai l’idea di una musica libera e priva di schemi, Morphosis scrive a ruota libera, servendosi di synth aspri e percussioni crude, combinando i vari elementi senza soluzione di continuità, creando così una sorta di “caos organizzato” che è il vero cuore del lavoro.
Due brani di pregevole fattura, apre Running Out con la sua corporatura scheletrica che guarda a testa alta il fantasma di Jack per poi riversarsi in una dimensione melodica fatta di bagliori improvvisi, suoni d’oltretomba e battiti screziati, un brano che coniuga ascolto e movimento in una miscela intrigante e futuristica.
Musafir si presenta con un intro da antologia della musica elettronica, leggasi alla voce “l’oriente incontra il futuro” per poi esplodere in un fulminante groove con cassa, synth e martello in controtempo, una delle migliori espressioni techno/jazz da anni a questa parte.
Da collezionare subito!