Non affaticato dalla recente (monumentale) doppia compilation Balance 016, il produttore francese ritorna per la seconda volta, dopo l’ottimo “Libellules/Magnolia” dello scorso dicembre, sulla sua Infiné con un altro ep degno di nota contenente due tracce in perfetto equilibrio tra techno e aperture sinfoniche, un passo in avanti nella sua ricerca tra suono organico e sintetico.
Una prima parte introduttiva, percussiva e ipnotica, annuncia “Grande Torino” (un titolo che rappresenta certamente un omaggio preciso ma cifrato), che si dispiega nei suoi dodici minuti abbondanti attraverso fasi diverse. Trascorsi i primi quattro minuti il brano comincia ad aprirsi, inizialmente con accordi di pianoforte e a seguire con l’innesto di archi che fanno decollare il pezzo creando una melodia struggente, malinconica, che viene sviluppata adeguatamente.
“Grande Torino”, così come accadeva in “Libellules”, riesce ad essere lontana dagli stereotipi, celestiale ed evocativa, grazie all’accostamento di archi e pianoforte che donano grazia e bellezza per una nuova forma di classicismo.
“For One Hour” mostra un andamento funk e pone da subito in evidenza la voce diafana di Scalde, il quale sfodera un parlato che si adatta alla perfezione ai suoni decadenti del brano.
Se l’ispirazione è questa, considerando che Agoria trascorrerà i mesi estivi nel suo studio a lavorare al nuovo materiale, aspettiamoci un grande album in arrivo.