Quinta uscita per la Attic Music di Fabrizio Lapiana, label romana trascinata dalla passione nel divulgare ed attualizzare costantemente il pensiero “techno and deep” in tutte le sue sfumature.
Questa volta ci regala un EP di quattro tracce di quattro diversi artisti. Sul lato A troviamo in apertura “Not For Kids” dello stesso Fabrizio, un titolo che fa intuire un chiaro messaggio rivolto all’attuale generazione di adolescenti, musicalmente modaiola e spesso senza validi punti di riferimento storici in tema di dance e music culture.
Una detonazione potente e progressiva di elementi percussivi, claps e cassa dritta che evolve in un crescendo di dissolvenze e sovrapposizioni innescate sul synth propulsivo dell’intera traccia. L’eccellente programmazione e gestione della parte ritmica genera un effetto dance devastante soprattutto superati i tre minuti dove tutti gli elementi si incontrano e si aprono in una folgorante ripartenza. Techno senza mezzi termini, sfrontata, pura e dura come l’acciaio. Ancora una volta Fabrizio convince nel proporre questo genere reinventando e rinnovando costantemente.
Approccio deep&dark per “And or not” di Gianluca Meloni, seconda traccia del lato A. Gianluca, cofondatore insieme a Dino Sabatini dei “Modern Heads” importante realtà romana in ambito elettronico, illustra le sue ottime doti compositive e di arrangiamento con questo pezzo dove voci distorte provenienti dal profondo e synth rarefatti accompagnano il battito costante della drum machine. Anche se l’ascolto in cuffia evidenzia il grande lavoro sul mastering dei volumi, materia in cui Gianluca Meloni eccelle, la messa in primo piano di alcuni suoni rispetto ad altri poteva arricchire maggiormente il lato emozionale del pezzo. Lavoro comunque valido grazie ad un appeal minimal di sicuro interesse.
Gli Untitled3 sono tre giovani dj italiani che vivono a Berlino: Mat, Frankie Casillo e Cristian Accardo. Il lato B si apre con la loro “Autopan”, un tracciato che inizialmente si dipana tra deep e minimal con cassa doppia, charlie ed una buona dose di delay. Successivamente ed in progressione, sul microloop ritmico che alimenta l’intero pezzo, interferiscono frizioni in stile techno un po’ retrò che forse potevano essere maggiormente elaborate. Il giovane trio dimostra comunque precisione ed accuratezza nella dinamica del pezzo. Berlino è il first best per chi vuole produrre musica elettronica ed i ragazzi sapranno sicuramente sfruttare al meglio l’enorme ispirazione artistica che la scena di questa città può dare a qualsiasi producer.
Chiude l’ ep la futuristica “Chrome” di .Ed, sigla sotto la quale si cela Clairo, producer veneziano che Fabrizio ci fa scoprire proponendo questa traccia esaltante. Una deflagrante tempesta siderurgica imperniata su una sequenza di riff metallici che sembra uscita direttamente da una battaglia intergalattica dove le lamiere delle astronavi si fondono a suon di laser. Su di essa una cassa quasi ovattata e taglienti quanto distorte voci extraterrestri che trasportano l’eccitato ascolto ancora una volta verso il pianeta Techno, con un andamento nello spazio/suono/tempo analogo a tracce del passato, “Radium” degli Acid Jesus su tutte. Grande lavoro ancora sul mastering che mette il risalto la sinergia aggiuntiva che si genera per merito del perfetto bilanciamento tra frequenze alte e basse.
In definitiva, dalla piccola ma ricca fucina dell’ Attic Music esce fuori ancora un’ottima produzione che ne cementifica qualità ed originalità nelle scelte artistiche.
Da tenere sotto stretta osservazione. E non siamo gli unici a pensarlo.