Il Detroitiano Kyle Hall in questo nuovo progetto insieme allo sconosciuto Manuel Gonzales mette mano all’armamentario Jack per sperimentare un ibrido House/Techno con dinamiche incredibilmente fuori rotta.
Nella A1 si svolge tutto in uno spettro house scheletrico che segue una linea continuamente interrotta da percussioni fuori tempo e sciabolate aliene, in un contesto che ricorda alcune impalpabili opere del visionario Omar S.
A2 porta a galla una serie di mostri non definiti che ribollono in un magma di strascichi sonori e frammenti di batteria, una voce stridula a pronunciare alcuni proclami che invocano materia extra terrestre, caos cosmico.
B1 riprende il tema A1 in un contesto ritmico di techno minimale e robotico, spingendo quest’estetica rarefatta in un antro selvaggio popolato da un vociare sommesso alquanto terrorifico.
B2 è il brano più organico del lavoro, 3 minuti di vortici analogici e raddoppi ritmici in attesa del’ attacco lamellare che a più riprese fissa le coordinate sonore di questo arco di tempo.
Grooves aridi per corpi metallici.