C’è una corrente sotterranea dalla potenza sconvolgente che da qualche tempo a questa parte continua a mietere vittime senza pietà alcuna.
“Acidbathory” ha sconvolto più di qualche esistenza, imponendosi come un boa costrittore attraverso le sue spire acide e quel senso di compressione al quale ti sottopone ad ogni ascolto, un’esperienza provante quanto sublime, un progetto che non intende ancora rivelarsi.

Parliamo di Chasing Voices e questa volta del secondo brano liberato a distanza di pochissimo tempo dal folgorante esordio.
In questo “Ex Nihilo Nihil Fit” (locuzione latina che letteralmente significa Nulla viene dal nulla) le coordinate sono decisamente differenti, tanto da indurci a pensare che non si tratti della stessa mano. Ad essere esplorate sono questa volta le possibilità legate alla techno, tutto viene costruito intorno ad una serie di montanti ritmici che partendo da una soluzione regolare piuttosto tipica cominciano a comporre una tela intricatissima di beat, raddoppi e puri esercizi di stile che arricchiscono con rifiniture di gran pregio la componente ritmica, creado di fatto un esoscheletro che sembra frutto della progettazione di Philippe Starck.

Quello che sembra essere invece il comune denominatore del progetto è l’aura oscura delle parti strumentali, qui eseguite attraverso un minaccioso synth che parte dal basso per spegnersi proprio sotto terra nel momento in cui inizia il primo attacco. Una vera e propria esplosione di suoni figlia di alcune battaglie electro che rimandano alla mente le selvagge sonorità di Luke Eargoggle. Suoni profondi e futuristici che in cuffia esplodono letteralmente in una cascata di stile rivelando allo stesso tempo armonia e perdita di controllo.

Certo il fatto di uscire per due volte con una one-side aiuta non poco, perché permette di indirizzare l’attenzione sull’esatto percorso che si intende far compiere, ma di fronte all’importanza ed alla cura riservata finora a questi due brani pubblicati non rimane che l’attesa del prossimo.