Impressionante 12 pollici per questo Obsolete Music Technology che risponde al nome di Steven Tang da Chicago, quattro brani che ci illustrano lo stato di salute della storica città dell’Illinois, memore di un passato glorioso che soltanto negli ultimi 3 o 4 anni sta’ finalmente ritrovando la giusta vena creativa grazie ad un manipolo di artisti che si stanno dando da fare seriamente.

Il disco viene pubblicato dalla Machining Dream, giovanissima label di proprietà di un dj culto della città del vento come Hakim Murphy e ci presenta una serie di jackismi old school di ottima fattura a cominciare dal brano d’apertura “Relapse”, una furia ritmico/strumentale tutta incentrata sulla sovrapposizione di note e toni con cassa in grande spolvero.
“Drum Relapse” raccoglie le specifiche del brano d’apertura per chiudersi dentro un guscio dub mandato in estasi dalla furente ritmica capitanata dai piattini e sorretta da tamburi tribali, “Latency” vira in acido mostrandoci   anche un lato melodico sorprendente fatto di grandi tappeti analogici ed impreziosito da frammenti sonori delicatissimi. Chiude “End Pass” in un chiaro tributo alla seconda ondata Detroitiana, quella mentale associabile alle magie di Carl Craig, qui l’atmosfera è sublime con il suo passo morbido ed etereo.

Grandissimo tool per la pista e per la mente!