E’ affidato al duo formato da Benoit & Sergio l’onore di inaugurare la nuova etichetta fondata da Seth Troxler, Lee Curtis, Ryan Crosson e Shaun Reeves, il cui nome Visionquest riprende la sigla dietro la quale sono soliti produrre i quattro artisti.
La nuova etichetta nasce con propositi ambiziosi (ma di facile realizzazione) quali l’intenzione di non focalizzare l’attenzione su un genere in particolare quanto piuttosto il desiderio di abbattere le barriere tra generi diversi attraverso la valorizzazione di nuovi talenti e le produzioni dei quattro Visionquest.
Benoit & Sergio sono due volti nuovi della scena elettronica con all’attivo appena un paio di produzioni per loro prima dell’ep in questione: su Spectral Sound e thesongsays più un progetto imminente su Dfa.
Divisi tra Washington Dc (da cui provengono) e Berlino, autori di un pop elettronico dalle forti tinte dark anni ottanta che tradisce il loro background indie-pop (che in realtà ha poco a che fare con la scena techno/house), Benoit & Sergio presentano tre tracce inedite dalle sonorità intriganti.
Si comincia con “Walk And Talk”, bagliori electro-funk guidati dalla voce ipnotica di Sergio e si prosegue con “Where The Freaks Have No Name” (la cui originalità nella scelta del titolo meriterebbe un premio) i cui toni più cupi e astratti dai risvolti cosmico-psichedelici ostentano una solennità quasi mistica.
Nei dieci minuti di “Day Residue”, il brano più avventuroso dei tre, le atmosfere si dilatano ulteriormente prendendo traiettorie imprevedibili dai contorni sfuocati in cui affiora ciclicamente la voce assente di Sergio (“the story’s in your eyes”): un autentico gioiello.