Label da seguire con il massimo interesse questa Elektrosouls, fondata da Mick Welch ed ora alla terza release dopo la stupenda apertura dello stesso Welch con “Morphological Construct”, un Ep che ha chiarito sin da subito la direzione artistica di una label che cerca di rapportarsi con la techno attraverso un approccio spirituale molto vicino al Soul per melodie ed impatto emotivo.

Questo terzo Ep vede la firma di Erell Ranson, un artista francese che sta rilasciando musica di una bellezza senza tempo che rimanda ai grandi classici Detroitiani di seconda generazione. E proprio con “The Last Conclusion” torna sul luogo del delitto, Detroit appunto per immergersi in 5 intensi brani deep divisi tra techno ed electro. Le sue armi vincenti sono nelle stesure e nella scelta di suoni acquatici ed evocativi.
Volendo descrivere il primo punto, possiamo notare tre grandi livelli intorno ai quali gira la sua musica, un primo sicuramente composto dal piano, eseguito in melodie eteree che con l’utilizzo di pochissime note riescono ad avvolgere completamente le strutture (Our Darkest Hours), poi c’è un livello composto da una grande varietà di ritmiche che rispondono di volta in volta a varie esigenze, da quella electro più mentale e scientifica (Our Darkest Hours, Fighting Till Death) a quella techno oriented in chiave deep (The Last Conclusion).
In ultima battuta c’è un livello formato dalle varianti, bassline e microsuoni soprattutto, dispensati un po ovunque in tutte le tracce.

Lasciando da parte tecnicismi vari a colpire è innanzitutto l’omogeneità che Ranson riesce a raggiungere nell’utilizzo delle varie componenti, caratteristica che trasporta il tutto in una dimensione d’ascolto commovente per calore e profondità. Proseguendo l’onda di gente come Morphology, E.R.P., Welch e Plant 43, Ranson sta’ contribuendo a scrivere il testamento Techno-Soul definitivo.