Chicago di nuovo terra promessa. I segnali ci sono tutti, il movimento sembra finalmente tornato a girare a dovere, contando anche su un fatto preziosissimo, i collegamenti che il mostro web permette ormai senza limite alcuno. Quindi se da un lato troviamo nuove forze autoctone che lanciano missili di immane portata, dall’altro troviamo un supporto da produttori vicinissimi (non geograficamente ma concettualmente) che supportano il fenomeno elevandolo a movimento dal potenziale globale.
In questa release per la Antenna International, label con base a Chicago troviamo impegnati artisti della madrepatria Josh Werner, Soultek e sua maestà Melvin Oliphant meglio conosciuto come Traxx.
Sul primo lato parte “Fractal Rip”, brano composto da Werner e Hitchell che si muove in un territorio house contaminato da fragranze dub forte di una struttura sperimentale dove il ritmo è un organo che muove secondo segmenti spezzati accompagnandosi del suono della 303 che nasce profondo quasi gorgogliando per poi aprirsi in toni aspri per infilarsi in ogni piega.
Lato B per Traxx, alfiere del quale non si è mai parlato abbastanza che ci offre una visione fuori di testa della Windy City fatta di oscurità, riverberi, echi vocali e turbini acidi che camminano sottoterra con lentezza. Un tunnel visionario come del resto la sua musica è sempre stata, anche nei momenti di maggior enfasi, che ci consegna un punto di vista che forse non conoscevamo della città più sudata della storia.
Un disco prezioso.