Come sempre più spesso sta’ accadendo, l’identità di questo progetto viene lasciata volutamente in secondo piano, non è il primo, non sarà l’ultimo quindi, quel che però solidifica l’essere stesso del lavoro è sopra ogni cosa la musica.
La Knowone dopo 5 EP tenta la strada dell’album, come al solito in edizione ultra limitata, questa volta su un fantascientifico triplo vinile bianco, orgasmo sicuro per ogni collezionista che si rispetti.
Nei primi episodi è stata chiara sia la politica che la stilistica intrapresa, una serie di episodi dub techno poi intercettati dagli utenti più acuti in una serie di brani precedentemente pubblicati in varie netlabel e finalmente stampati su supporto plastico. Tra gli artisti coinvolti vengono infatti segnalati Neurotron, Grad_U e bvdub. Quest’ultimo lo ritroveremo poi nella più bella scrittura per bassline degli ultimi anni, ovvero i tredici paradisiaci minuti di “Remembering To Forget”, brano pubblicato nel 2008 per la 3rd Wave Music soltanto in digitale ed ora inserito come b-side del primo vinile dell’album.
Questo disco segna oltretutto un’apertura nuova della label verso paradisi ambientali raffinatissimi, pur continuando a concedersi al ritmo anche qui con rinnovata vena elegante. Ed è proprio il brano di bvdub a segnare il punto di raccordo di quest’estetica riunendo tutta una serie di visioni che vanno dal centro della notte in pieno dancefloor ad un relax post club caldo ed assolato. Un dosaggio perfetto tanto nei tempi quanto nel mix di elementi, mettendo in equilibrio la melodia, il ritmo ed un serpente acido incantevole.
A dire il vero il disco si apriva con un altro brano fondamentale sulla prima facciata, una dolcissima introduzione di piano poi catapultata in un vortice downbeat nebbioso intervallato da grida umane in lontananza. Inevitabilmente l’accostamento è a Sven Weisemann, alla sua creatura Desolate ed a quel mondo che pian piano sta’ svelandosi con tutta la sua malinconia.
Un nuovo mondo dicevamo, ma forse sarebbe più giusto parlare di una nuova serie di accostamenti che mettono in primo piano una forte emotività, rappresentata attraverso quelli che in un tempo passato erano semplicemente definiti glich e qui trovano una nuova luce per mezzo delle atmosfere dub, delle ritmiche complesse (ma ovviamente alleggerite) dell’uk garage, delle voci rapite dai lavori che un tempo furono di A Guy Called Gerald poi di Burial e dei pads ambientali tipici della nuova scuola ambient.
E’ tutto perfetto, un’intensità commovente, un periodo musicale lunghissimo e che vi garantisco vorreste non finisca mai. Siamo ancora a marzo e la piena è a dir poco straripante. Vorremmo che la musica evolvesse sempre in un linguaggio così personale e la strada intrapresa è sicuramente delle migliori. Mettendoci a pensare sicuramente affiorerà nella nostra memoria il fatto che un tempo erano le singole unità a mostrarsi forti e dirompenti, quanti di voi associano ad un artista una sola grande traccia del passato? Ora sembra si stia lottando per l’opposto, per render interi album come dei gioielli da portare tra i ricordi, non possiamo non gioirne.
Le sole 6 copie presenti su discogs in questo istante saranno la vostra tentazione.