La Harbour City Sorrow nasce come costola della Frustrated Funk per indagare con estatica calma quell’indefinibile universo tra la techno e l’electro. Un punto focale contemplato fin’ora dalle menti più acute che hanno avuto a che fare con la musica, parliamo al solito di antichi maestri come Stinson e Donald su tutti, ma parliamo soprattutto della nuova scuola electro, quella raffinata e sotterranea ovviamente, un panorama che su questa webzine vi stiamo presentando sotto ogni aspetto con recensioni di nomi chiave come The Exaltics, Plant43, E.R.P., Morphology ed altri ancora.
214 è il moniker dietro il quale si nasconde Chris Roman e che su due piedi non dovrebbe dirvi nulla, ma con poche ricerche arriviamo al punto, ad un album pubblicato dall’allora seminale Microlux records dal titolo “Esemplastic” e firmato come TwoFourteen. Un piccolo gioiello electro/ambient ispiratissimo che ci conduce fino ai nostri giorni, a questo gioiello su plastica nera che inevitabilmente ci riconduce in quel luogo oscuro dove scienza e visione futuristica si fondono per creare un linguaggio musicale evolutissimo votato alla cura del dettaglio.
Ad aprire il lavoro è un brano come “Drift Diving”, una fortezza electro imperniata su una serie di carrelli ritmici metodici e puntualissimi che creano la base perfetta per il vorticoso impianto analogico fatto di synth oscuri e sonorità aliene per un risultato che si divide 50/50 tra passato e futuro.
Il lato B vede l’infiltrazione, come già in passato, di musica ambient. “Porous Surfs” , brano che inaugura appunto la B-side è infatti un presagio di temporale che vede il cielo tingersi d’oscurità, riempiendo le nuvole di materia densa ed inestricabile, avvolgendo il cielo con un manto che sembra piangere lacrime di dolore. Un brano che emoziona utilizzando poche, solitarie vibrazioni.
In chiusura un nuovo “mostro” electro come “Sidestepping” che vede ancora un parallelismo perfetto tra melodia e soluzioni tecniche avanzatissime, il vero segreto dell’electro, una sintesi ormai consolidatissima tra architettura, sperimentazione ed emozione.
Musica fantastica.