“So so so” parte con piglio deciso, quasi enfatico, perfetto per annunciare il ritorno sulle scene di Rone a poco più di due anni di distanza da uno dei segreti meglio custoditi della scena elettronica francese, “Spanish Breakfast”, album di debutto del produttore parigino.

Le voci di un suo imminente ritorno, cominciate a circolare già intorno alla fine dello scorso anno, trovano conferma in questo ep, preludio al nuovo album previsto su InFinè nei prossimi mesi.

“So so so” presenta tutte le caratteristiche dell’artista: i delicati intrecci sonori, il tocco leggero, l’attitudine cinematografica (retaggio dei suoi inizi) e i risvolti sognanti in seconda linea, tipici del ‘modus operandi’ di Erwan Castex e nello stesso tempo aggiunge nuovi elementi alla sua musica.

“Nakt” parte esattamente dove terminava la title-track di “Spanish Breakfast” e per questo risulta meno interessante in prospettiva futura, pur sviluppando adeguatamente una tessitura di techno melodica dai toni estatici.

Vertice dell’intero ep “Planet Zoo”, brano romantico, intenso e penetrante, che potrebbe aprire nuovi scenari nel futuro musicale di Rone, soprattutto dal punto di vista delle soluzioni ritmiche. Uno strano ibrido che sovrappone, su una ritmica spezzata, un arpeggio suadente: immaginate i Plaid che decidono di omaggiare gli Orbital di “The Box” e avrete una vaga idea di come suoni “Planet Zoo”.

Non resta che attendere fiduciosi gli sviluppi futuri e l’imminente showcase dell’etichetta al Sonar 2011, rappresentata dal trio delle meraviglie formato da Clara Moto, Arandel e, appunto, Rone.