New York
Chicago
Detroit
Den Haag
Single Reviews /

Various Time To Exit

  • Label / Ai Records
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / Aprile 2011
  • Style / ,
  • Rating /
    10/101
Various - Time To Exit

Questa recensione parla di un disco che non esiste. Da subito è apparsa strana la mossa della Ai Records, che annunciava questo LP come una celebrazione della sua 52ma uscita discografica. Un numero un po’ strano da festeggiare. 52 copie per ognuna delle 3 colorazioni disponibili, andate esaurite praticamente in preorder, quindi nel momento in cui scrivo, non esiste alcuna copia disponibile di questo disco, neanche da qualche farabutto su discogs.

Allora perché ne parliamo direte voi? Per un semplice fatto, non appena ricevuta la mia copia di colore rosso, all’interno l’amara notizia in un foglio di carta allegato. Il messaggio lascia poche speranze, la Ai Records ci saluta qui, ecco spiegato il motivo di quest’ultima accuratissima release stampata su cartoncino serigrafato e con queste modalità di vendita. Un disco che saluta tutti gli appassionati di una delle label più innovative dello scorso decennio.

Il merito della Ai è stato quello di promulgare un suono electro/techno che oserei definire “soul” per la portata di alcuni brani presenti in catalogo, facendosi portavoce delle composizioni di alcuni grandissimi artisti come Plant 43, E.R.P., Claro Intelecto, Jacen Solo, Sinner DC, Datassette, Crel, Confutatis e molti altri ancora, fino a toccare albuni lidi ambient/downtempo sempre ricchi di classe e ricercatezza.

Non è dato sapere i motivi di questa scelta, ma nel messaggio sembra indicata la nuova strada, ovvero quella della RUR, label nata come costola della Ai che sembra ora destinata ad ospitare le future idee dei nostri. Quel che sembra ancor più chiaro, è il fatto di voler mantenere un’anonimato pressoché assoluto, se date infatti uno sguardo alle release della RUR potrete notare come tutto sia Unknow/Untitled, scelta che è ricaduta inevitabilmente anche su quest’ultimo LP che vede quindi 8 brani senza né nome né titolo.

Non starò quindi a descrivervi questo disco, se non nell’apertura, un nuovo sogno targato E.R.P. e nella chiusura, la prima italiana in assoluto, da parte di un artista che stimiamo moltissimo: passEnger, il suo è un viaggio nel cosmo al limite tra alcune evoluzioni cosmiche alla Shultze e l’interpretazione free di Sun Ra, un brano che saluta nel migliore dei modi una delle avventure che più terremo strette nel cuore.

Good bye Ai Records.

Redazione Written by: Pubblished: