La leggenda torna su Diametric. per un nuovo entusiasmante capitolo di una saga techno/electro che dura ormai da quasi venti anni. Keith Tucker sembra essere ancora quell’artista visionario che fece innamorare il mondo nella metà degli anni ’90 con un brano come “Another World” per poi continuare in una serie infinita di numeri sempre sopra le righe ed a cavallo di un sogno spaziale che tutt’ora non smette di stupire. Per non parlare poi dell’altro progetto portato avanti dall’uomo insieme ai suoi amici di sempre di Detroit: Aux88, inutile andare oltre giusto?
Bene qui siamo in Europa, alla corte di un altro grandissimo come Arne Weinberg che con la sua nuova label Diametric. ci sta regalando dischi capolavoro con una frequenza ormai impressionante e che con questo nuovo 12 pollici dell’asso di Detroit torna ad agguantare il cosmo in una di quelle visioni romantiche che solo il suo genio può liberare.
Apre un grandissimo brano techno dal titolo “Virtual Depth Perception”, un tunnel oscuro dove la vita è amplificata al massimo da tutta una serie di suoni cavernosi e da una dinamica pressante in piena ossessione futuristica. Ad arricchire il tutto un vocal altrettanto obliquo dello stesso Tucker che supporta una marcia ritmica inarrestabile che fa brillare un ulteriore stella nel firmamento della Motor City.
A seguire un missile dalle tinte dub rafforzato dall’eco di un organo apocalittico e da un impianto ritmico ovattato e potentissimo.
Se il disco terminasse qui già saremmo soddisfattissimi ma la norma non è mai stata parametro da tenere in considerazione in questi lidi ed è quindi sul lato B che troviamo un gioiello di pura, disarmante bellezza come “Retina Display Scan”, uno di quei brani che già al primo ascolto si stampano nella mente guadagnando l’accesso alle zone più difficili da stimolare, ovvero quelle particolarissime zone grigie che sembrano accendersi soltanto in concomitanza dei miracoli. Ecco, “Retina Display Scan” è proprio uno di quei brani lì, una suite electro profonda dalla consistenza liquida, in grado di scivolare fin dentro le emozioni. Una gemma impreziosita dalla voce di Kelyn McKnight e dalla maestria di un cervello che non ha mai smesso di fantasticare, guadagnandosi di diritto le vostre notti insonni ad ascoltare questa musica.