E’ bello vedere piccole realtà aggredire spavaldamente la scena internazionale con release di assoluto spessore. E’ bello altresì sapere che nel mondo di oggi, sempre più individualista ed opportunista, possono nascere alleanze e collaborazioni che creano progetti di grande qualità.
E’ il caso di questo devastante EP contenente due tracce di Giorgio Gigli ed un remix di Terrence Fixmer uscito per la M_Rec ltd di Max M, produttore che si sta aggiudicando per la sua label gli artisti più innovativi in ambito techno (c’eravamo occupati qualche mese fa anche dell’ eccellente Cyclic Model Ep di Samuli Kemppi ).
Un Giorgio Gigli sempre più agguerrito, esce in solitario dal suo progetto Zooloft e ci regala le prime due incisioni del lato A. In “Indifferent Sight” oscuri droni ed ambient pads, sempre più elaborati e protesi verso una inarrivabile astrazione, avvolgono una felpata programmazione ritmica disegnando ancora una volta quella nebulosa fatta di ipnotismo e psichedelia e creando quel particolare sodalizio tra ballo mentale e corporeo, elemento che da sempre contraddistingue il lavoro dell’artista. Segue l’immancabile tessitura ambient dark che Giorgio ama proporre sempre nelle sue release. “Individual Unconscious” è una galassia grigia e vaporosa dove algidi droni e basse frequenze analogiche restituiscono inquietudine ed incertezza come unici sentimenti che alimentano la nostra (in)coscienza, e che testimonia come la musica composta da Giorgio Gigli è qualcosa di estremamente personale ed introspettivo, che va al di la della semplice accezione del termine, e che si protende costantemente verso un futuro sempre più difficile da immaginare.
Ritornando sul tema di artisti e collaborazioni, altra grande intuizione e stata quella di affidare il remix di “Indifferent Sight”, che occupa interamente il secondo lato, al francese Terrence Fixmer, uno che in passato ha fatto danni seri in ambito EBM ed electro a braccetto con DJ Hell e la sua International Dj Gigolò e che più recentemente è entrato a far parte della scuderia della Electric Deluxe alla corte di Speedy J. Insomma, leggi alla voce “ask for reference”.
Fixmer non solo potenzia la cassa, rendendola più definita e martellante, ma inserisce loop e sonorità più ruvide, marcate da uno spiccato gusto retro-analogico, le quali si inseriscono alla perfezione sul basso roboante che sorregge l’intera impalcatura ritmica, provocando movimenti tellurici dissestanti negli incipit delle ripartenze. Un treno in folle corsa senza controllo che accontenterà anche i più scettici in tema di “modern techno”.
Un disco essenziale per chi desidera generare momenti di fomento assoluto nel dancefloor.