Etichetta nuovissima “pescata” per caso in una delle mie session di ricerca, un boom senza precedenti fatto girare da Turgut Kocer, artista tedesco con origini turche proveniente dalla scena sperimentale, autore di due album sotto lo pseudonimo Wardrobe Memories.
L’attenzione è subito per il brano che apre il 12”: “Start”, una vibrazione lunga e tenebrosa che ti prende dal basso, lasciando correre elettricità ed ammaliandoti con un tappeto in dissolvenza felice di ospitare la voce atonale del performer tedesco Jens Hoeffken. Poi l’incasso ritmico profondo, rituale, accompagnato dalla presenza del fumoso pads e rinverdito continuamente dal cut minimale sulla voce di Hoefker. Un brano techno profondo e vibrante, ipnotico dove la puntuale maestria tecnica ne decreta le ripetizioni e gli arrangiamenti. Un brano semplice se volete ma ricco di sfumature e capace di far trasparire una visione cosciente dell’esperimento intrapreso. Verso la metà un splendida sospensione subito punteggiata da quella che ora sembra una metallica voce femminile ma che sono pronto a giurare non sia altro che la precedente effettata, e di nuovo il ritmo. Un brano techno minimale che è classe pura ed arte del deepness.
Sul lato B l’impronunciabile “Als Ich Uschi Glas Ihr Zungenpiercing Abbiss”, brano figlio dell’ipnosi abilmente mascherata da una ritmica apparentemente solare che nasconde dei refusi ambient ispiratissimi.
Sale molto lentamente, lasciandoci a godere di queste vibrazioni sublimi, poi è la volta delle percussioni che entrano ratificate ed accompagnate ancora da take vocali e tecnicismi vari. E’ ancora un gran brano, qualcosa che ci fa pensare alle produzioni più ispirate di Isolèe, un taglio deep elegantissimo supportato da idee valorose e tecnica solida e creativa. Un disco importante che lancia nel migliore dei modi questa nuova label alla quale auguriamo tutto il meglio, già pronta con una seconda release altrettanto bella firmata proprio Wardrobe Memories.
L’autunno si preannuncia caldissimo.