In vista dell’album di debutto, più volte rimandato e attualmente previsto uscire all’inizio del prossimo anno, i due produttori lituani Mario e Vidis colmano l’attesa inaugurando la nuova etichetta di Vidis con quattro tracce inedite.
Apre “Ryyk”, tutto un gioco di luci e riflessi, un mosaico scintillante e luccicante tratteggiato da echi, trame sonore eteree e un basso onnipresente.
Un eccellente biglietto da visita, se consideriamo che si tratta solamente del primo di quattro brani che si equivalgono per bellezza, valore ed eleganza formale.
Il successivo “Manaan” è senza dubbio uno dei vertici dell’ep, pregevole acuto nel quale ritroviamo le atmosfere notturne e incantate accennate in “Ryyk”, un prolungato sogno in cui affiora in superficie una voce cristallina accompagnata da intriganti effetti in sottofondo: tecnicamente un brano ben strutturato, a conferma della visione limpida dello stato delle cose da parte dei due giovani lituani.
“Illum” ha le stessa parvenza di sogno (che rappresenta il vero denominatore comune dell’ep) di “Manaan” ma nessun effetto vocale, quanto piuttosto un fitto reticolo di effetti ben intrecciati e ben suddivisi su livelli di profondità diversi.
Chiude “Loove Wars” che eleva, su una ripetuta linea di basso, la bella voce della britannica Michelle Bee.
Un lavoro fatto di classe ed eleganza in cui tutto, o quasi, funziona.