Jason Letkiewicz affina le armi e confeziona un dodici pollici di pura classe house. Giovane producer messosi in luce con due fulminanti ep su “Clone Jack For Daze Series” e forte di una provenienza disco formante, debutta ora come Steve Summers su L.I.E.S., etichetta che se non vado errato dovrebbe appartenergli con quattro eccellenti brani tra groove e jackismo old school.

In “Different Paths” costruisce una celestiale melodia sopra un carrello ritmico scarno e tagliente che ricorda le vecchie programmazioni chicagoane. Un gran lavoro di bilanciamento tra le parti per un brano house evocativo e profondo.

“In the mode for love” che apre il lavoro gira su un basso assassino che rotola e si contorce nel sottosuolo mentre in superficie è un vocal straniante ad occupare la scena a fasi alterne, lasciando spazio a cerchi di suono che convergono e divergono sotto un’equalizzazione dinamica.

La b-side si apre con lo splendido arpeggio di “Nethermead Arches” altro brano house di gran caratura dove il groove bolle letteralmente sulle corde del basso ed esplode con un ritmo massiccio dalle venature deep.

In chiusura un ultimo take deep da suonare in primo mattino con le tastiere che volano e la cassa a disegnare le ultime sciabolate prima dell’alba.

Steve Summers profuma di nuovo.