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Hieroglyphic Being Le Jardin Des Chemins Bifurquants

Le Jardin Des Chemins Bifurquants

Jamal R. Moss può esser paragonato ad un Sun Ra della città di Chicago, un artista difficilmente interpretabile, chiuso nella sua musica e nelle sue traiettorie tutt’altro che terrene, un musicista che ha cercato di deviare ogni genere musicale, irrorando la techno e l’house di idee avanguardistiche che solo frontalmente possono essere accostate al jazz, ma che più in profondità rivelano quella che è la vera indole dell’uomo. La libertà.

E’ molto difficile anche correre dietro a tutte le incarnazioni che la sua musica prende, anche perchè parliamoci chiaro, Jamal Moss è un tipo da dieci dischi l’anno quindi potete ben capire la mole di musica. Quella di cui vi vengo a parlare è una delle ultime release in senso temporare di Mr. Moss, questa volta con il suo pseudonimo Hieroglyphic Being (il più utilizzato in assoluto) ed è pubblicata dalla AudioMER., label sperimentale con già qualche release all’attivo.

Si tratta di due lunghissimi brani pubblicati soltanto su vinile della durata di oltre venti minuti ciascuno, nei quali vengono elaborate idee a tutto tondo intorno al concetto di sperimentazione.

Sul primo lato troviamo “Rhythmes Circadiens”, un brano che rivela pian piano tutti i colori impiegati nel disegno,  evolvendosi attraverso un ribollire di fiori new age e prelibatezze lo-fi. A contrastare invece tutto questo gioco naif  troviamo una serrata e ruvida sezione ritmica che passa attraverso il tempo passando da una stesura che bonariamente definisco disastrata ad un più quadrato arsenale cementizio. Un brano che riesce a far volare la mente all’inseguimento di un ideale tutt’ora astratto ma irrimediabilmente seduttore.

B-side intitolata “The Garden Of Forking Paths ”, un intro bislacca  tra rumore bianco, campionamenti e giocattoli ad 8 bit che si trastulla a lungo tra melodie strampalate e continui inserimenti sonori a bassa definizione, poi man mano il gioco cessa di esser tale, addensandosi intorno ad un corpo alieno dalle strane sembianze, fin quando il ritmo non si fa quattro e scopriamo che quei vecchi strumenti hanno di nuovo chiuso il cerchio intorno alla techno.

Non sorprende poi leggere tra le note una lista di strumenti come: Korg DW 8000 Casio RZ-1, Korg DDM 110 Super Drums Angel City Mod, Bogen Communications TG4C, Multiple Tone Generator , tutti giocattoli compresi nella vita e nella musica di un genio che lancia continuamente segnali che continuano ad attrarre i visitatori più coraggiosi.

Fatelo soltanto se vi ritenete persone libere.

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