Steven Tang da Chicago di nuovo sulla macchina Obsolete Music Technology per regalarci questo ispiratissimo Ep dal nome Mmmmmusic. Un passato senza troppe velature quello di Tang, affezionato ad un suono house che si divide tra il glorioso passato della Windy City fatto sostanzialmente di Jackismo e groove sporchi e quella nuova visione romantica in chiave deep che è l’house moderna.

Non è da meno in questa occasione dove disegna una serie di varianti intorno ad un tema centrale dal titolo appunto Mmmmmusic. Un corpo house in fiamme che ruota su una catena di bassi profondi e ben scanditi mentre a volare in alto è una vecchia reminescenza deep circa ’93, uno di quei magici tappeti che hanno solcato i cieli grazie a menti house come MBG o Don Carlos ad esempio, orgoglio italiano legato ad una stagione fatta soprattutto di magia. Ed ecco tornare i giusti riconoscimenti a quella classe patinata che tante menti ha fatto sognare. Da Chicago, via cielo, torna la coltre di nubi che tanti aspettavano da tempo.

Dopo la prima apertura proprio con Mmmmmusic arriva subito la “reprise version”, due minuti e quarantasette secondi di attenzione posta proprio su quella nuvolosa melodia, un solo di synths, una cavalcata tra le nebbie con lo sguardo puntato in alto verso quell’irragiungibile sogno che è il paradiso.

A corollario altri due mostri deep che aggiungono massa a questo corpo celeste già di per se monolitico, chiamato ai controlli anche l’estro traxistico di Chicago Skyway in un’interpretazione che riporta in vita gli scheletri meccanici del primo Jack che rispondono contrapponendosi all’altro rifugio stellato che è Distance, primo brano della b-side.

Chicago per ricordarci quanto l’house music sia parte fondante dell’universo dance, un vero e proprio stato di grazia che se illuminato da luce divina irrora linfa vitale e sprigiona calore nel corpo e nelle menti.