La Kontra-Musik affida il lancio di questa nuova linea “white label” al collettivo Frak, a me finora totalmente sconosciuto, poco male perché questo Ep, che segue un numero considerevole di album e singoli rilasciati dal 1987 in poi è di una potenza devastante.

Con le informazioni trovate in rete si fa presto a far quadrare il cerchio intorno al suono prodotto dagli svedesi, una sorta di techno music mutante che corre a pari passo con il punk e l’industrial propri di quei tormentati fine ottanta.

I brani sono tutti titolati con dei numeri, sul primo lato troviamo “666” un brano sghembo ed acidulo che fa un gioco-forza tra melodia e ritmo con increspature electro e spinta dal propulsore acido.
“888”  sempre sul lato A corre incontro ad alcune deviazioni acid chicagoane scontrandosi di nuovo con un muro metallico di chiaro piglio post punk. Un brano soffocato nella sua stessa potenza che giocato su un buon impianto farà saltare la testa a chiunque!

La b-side continua sull’onda di “888” con “555” un sotterraneo serpente dub con cassa rotonda ed infiltrazioni plastiche da capogiro oltre che una retina imbevuta di lsd a condire al meglio queste primitive pulsioni minimali.

“999” è techno ipnotica ed ossessiva che punta tutto sugli hit hat nel primo piano ritmico mentre alle spalle si scatena l’inferno tra synth grassi e convulsioni di bassline.

Un Ep che apre nuove strade alla Kontra-Musik in uno scenario interessantissimo dove la techno e l’house flirtano senza pudore con oltraggiosi riferimenti old school non privi di coraggio.