Ogni qualvolta King Britt è uscito dall’house music è stato sempre un successo. Su tutti il progetto The Nova Dream Sequence, derivazione squisitamente elettronica delle sue più classicheggianti produzioni, sfociata in un album solidissimo come Interpretations.
Questo non attutisce per nulla la sorpresa nel veder accostato il suo nome ad una label come la Hyperdub, la culla di croydon, la terra natia di Burial e di tutte le sperimentazioni sul tema coraggiosamente proposte dal mentore Kode 9.
Il primo brano inizia con un ritmo breakbeat ed un sinth sinistro che ci regala una melodia da suspance horrorifica che è un ottima apertura (visti i soli 2 minuti) verso le successive più lunghe tracce.
Sempre sul primo lato troviamo poi “The Chase” un brano che scopre subito la carta del ritmo con un incrocio di battute spezzate ad intrattenere i primi minuti mentre dal basso una 303 iper acida sale intraprendendo uno scontro frontale con la batteria elettronica. Un brano che non smette di stupire lungo gli otto minuti con continui cambi di ritmo/tono, lievi break, tagli e raddoppi.
Elettronica elaborata dalla mente di un nativo.
Sulla b-side vanno i dieci minuti in crescendo di “Liloo’s Seduction”, una lunga suite ambient con continui punteggi di bassline. Una scrittura paradisiaca che integra le taglienti infiltrazioni di 303 con più soavi distese di tastiere, un brano che rende il massimo nella penombra, persi tra le pieghe di quella che mi sento di definire magnifica elettronica d’ascolto.
Se uscisse fuori un album con queste cose sarebbe una manna dal cielo.