La Bunker non smette mai di mordere. E’ immemore la durata della sua lotta nei territori underground ed ancora oggi il suo ruggito arriva deciso ed intatto nella sua rabbia.
Ci pensa il grande Craig Stainton (Acid Phreex, Myriadd, Mantra) a metter ulteriore carne sul fuoco con questo incredibile album inciso su un anonimo vinile bianco con il suo pseudonimo Mantra (con il quale aveva pubblicato già tre Ep per la label Olandese).
Craig è un tuffo nel passato, nella gloriosa epopea Acid inglese che ovviamente tutto ereditava dalle pulsioni della casa madre Chicago. Ascoltare questo After Dark significa immedesimarsi in una lotta sotterranea senza confini, tornando ad assaporare l’essenza del groove in quella forma primitiva e barbaramente rifinita che ha contraddistinto tutta la prima fase della dance. Se ora possiamo parlare di raffinatezza, un tempo era quasi impossibile andare oltre l’impatto distruttivo dei grooves.
Il suono della Roland 303 torna quindi ad essere il protagonista assoluto di una scena fatta di tagli veloci e sgarbati cassa picchiata senza ritegno ed un grande disegno funk a coprire le spalle.
Non è un caso se un suono così dirompente sia arrivato intatto fino ai giorni nostri, sotterrando letteralmente ogni falso tentativo di rinnovamento stilistico. Se con tutto il vostro corpo siete riusciti almeno una volta ad immedesimarvi nella dance, questo lavoro vi segnerà nel profondo.
Acid House. Non un genere da ricordare al passato ma uno stile di vita consolidato ed assimilato da una ristretta cerchia di artisti che non hanno rinunciato alla vorace potenza di un certo tipo di musica.
Nove brani, altrettanti esempi di espressione acid tendenti alla distruzione del vostro essere.
Non perdetelo.