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Single Reviews /

Various Space Jam Ep

  • Label / J.A.M. Traxx
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 05/2012
  • Style / ,
  • Rating /
    9/101
Space Jam

Da un oscura fucina creativa che risponde al nome di J.A.M. Traxx arrivano bombe sotterranee che dal sottosuolo italiano puntano dirette a Chicago. Ad orchestrare questa nuova gemma made in italy un personaggio altrettanto obliquo come Tiger Mask, autore, tra l’altro di alcuni micidiali brani inseriti nelle compilation finora rilasciate.

Dopo un primo capitolo intitolato J.A.M. Family Ep che vedeva tra gli altri il talento di Meschi e di Ennio Colaci (metà Minimono), arriva ora il secondo vinile, sempre un various artists intitolato Space Jam.

Ad accoglierci in A side è proprio il brano che da il titolo al lavoro: Space Jam, composto da Punknown (Orazio Bongiovanni), nome da tenere senza dubbio in considerazione vista la potenza espressiva dimostrata in questo brano di Chicago House virata dark dove i synth malignano nel profondo circondando di terrore l’apparato ritmico potentissimo in piena Jack mattanza.

Sempre sul lato A troviamo il giapponese Takaaki Shibuya in arte Humandrone con un mostruoso brano Acid House dal grandissimo tiro funky. Un groove giocato alla grande con il bassline a muoversi libero tra i cieli mentre un raddoppio di basso ed un gran scuotere di piatti infiammano il sottosuolo. Impossibile rimanere fermi!

B-side che apre con un ospite di lusso come Elect. Pt. 1, Andreas Gehm nella sua incarnazione Acid manda in malora tutto con una grandiosa Jam tra 303 e batteria elettronica. Un brano che riflette in tutto e per tutto la sua innata capacità di sperimentare su un genere altrimenti figlio di revival a volte troppo ostentati. Andreas è un maestro nel proporre soluzioni azzardate ma sempre estremamente riuscite. Qui l’ennesima bomba!

A seguire un brano targato Alternativ2, mostro techno/house che picchia duro sul ritmo sin dal principio, in un attacco minimalista che non lascia superstiti. Dopo circa un minuto subentra il groove portante, una girandola sonora che cresce dal basso per entrare e trasformare la scena in un orgia funky mandata in paranoia con l’equalizzazione. Potenza allo stato puro.

Chiude i conti il padrone di casa, Tiger Mask con un canovaccio deep molto melodico che crea un mood perfetto per il centro della notte, la batteria elettronica sempre a picchiare in un rifacimento Jack dell’universo house, i synth ad intonare un canto celeste che è pura atmosfera intorno ad un disco che a partire dalla grafica del centrino promette un viaggio per nulla sereno e rilassato.

J.A.M. Traxx rappresenta una novità di calibro per il panorama italiano che senza paura guarda fuori dai nostri confini. Provate uno qualsiasi di questi brani in pista per accorgervi che in fondo non è ancora così caldo fuori…

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