Primo disco per la neonata label Newyorkese “The Corner”, il cui fondatore è Anthony Parasole: dj e produttore di Brooklyn, noto ai più attenti come socio fondatore insieme a Levon Vincent della etichetta Deconstruct, che nel 2009 diede alle stampe l’eccezionale e ricercato doppio vinile prodotto da Dj Qu: “Party People Clap”.
Per la prima release della sua etichetta Anthony assolda nuovamente Dj Qu insieme ad un produttore che al momento mi risulta sconosciuto, che si fa chiamare Nor’Easter.
Il risultato di questo primo split tra gli artisti sopracitati, messo alle stampe nel Maggio del 2012 è un viaggio molto interessante nella cultura della musica elettronica newyorkese, in cui nello stesso disco convivono Hip-Hop old school, House e infine si realizza una fusione tra le due scuole diversa da quello che fu il movimento Hip-House nato agli inizi degli anni 90, ma che sicuramente tende in parte a richiamarlo.
Il disco si apre con “Cuttin Headz (Tribute)” di Nor’Easter, che così come evoca il titolo vuole essere un tributo alla vecchia scuola Hip-Hop americana, nel breve svolgimento della traccia ritroviamo un pò tutti gli elementi chiave che caratterizzarono l’età dell’oro dell’Hip-Hop e che in parte ancora oggi emergono nei dischi di artisti quali J Dilla e Madlib, il risultato è fresco, gradevole, di sicuro impatto.
Sullo stesso lato troviamo “Times Like This” di Dj Qu; qualcuno affermerà: “Un momento! Io questa traccia l’ho già ascoltata!”, e infatti avevamo avuto già modo di apprezzarla nella bellissima compilation Fabric 63, mixata (ma guarda un po’ chi ritroviamo…) da Levon Vincent.
La traccia si sviluppa e trae forza su un groove fosco, percussivo e rotolante, nel quale si inseriscono effetti, chord e misteriosi campioni vocali. Questa traccia avanza con la forza di un bulldozer, Killer!
Sul lato B troviamo la traccia più interessante del disco: “Tri-State” del misterioso Nor’Easter, che su una struttura di chiara derivazione Hip-Hop realizza una fusione con la House attorno ai 100 bpm nella cui esecuzione trovano spazio synth dal sapore drammatico, occasionali sample vocali e un sax che dà nuova anima alla traccia.
Il disco è un esperimento molto molto interessante che tenta nuovamente di rimettere vicini House ed Hip-Hop e che si inserisce in una corrente temporanea in cui i “generi” si fondono e si sovrappongono in una sorta di crossover, in un magma in cui tutto si rimescola e cede o acquista nuova identità: un melting-pot musicale che arricchisce di sfumature nuove il panorama musicale.
Un plauso al talento di Anthony Parasole, ottimo dj e notevole talent-scout, il quale ha puntato per la prima uscita della sua nuova label su un coraggioso esperimento che i veri appassionati sicuramente premieranno.
Piccola curiosità, l’immagine in copertina al disco è tratta dalla foto segnaletica scattata al mitico Frank Sinatra nel 1938 quando fu arrestato nel North Carolina.