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Ricardo Donoso Assimilating The Shadow

Ricardo Donoso - Assimilating The Shadow

Dopo lo splendido debutto dello scorso anno dal titolo Progress Chance, sempre per la Digitalis, Ricardo Donoso torna con un nuovo lavoro solista che se vogliamo è la ceralacca sullo stato dell’arte della sua musica.

Assimilating The Shadow è il nome di questa nuova fatica pubblicata tanto in CD quanto in un favoloso doppio vinile trasparente che è poi la versione che vi andiamo a raccontare.

Ricardo è un musicista brasiliano proveniente da Rio De Janeiro ed ora residente a Boston, ed in questi due meravigliosi album ci ha resi partecipi della sua grande e smodata passione per la synth-music.

“Overture”, splendida introduzione di oltre quattro minuti parte dalle profondità cosmiche e vaga leggera nello spazio introdotta da uno speakeraggio radiofonico. In breve tempo quello che era il background assume le sembranze di un drone ricorsivo e ad entrare in gioco è una splendida melodia acquatica che illumina a giorno gli abissi del cosmo.

Non è l’ennesimo caso, è il caso di dirlo, l’interesse verso tipologie musicali dedite a ripescare in qualche maniera le dimenticate derive cosmiche di qualche decennio fa è ormai una pratica che va piacevolmente diffondendosi e conta ora una schiera di produttori che con grande passione e visione d’insieme producono dischi di spessore assoluto.

“Chemical Structures” accelera ancor di più questo processo, armandosi di synth, chitarra ed una sana progressione circolare mette in moto una macchina del tempo che ci manda a spasso  negli strati del suono.
Donoso in questo è un maestro, nell’arte di costruire le sue strutture musicali inserendo numerosi suoni ed addomesticandoli in un insieme talmente organico da far spavento.

Le note delle sue tastiere sono morbide, romantiche, ed i suoi giri melodici delle autentiche composizioni estatiche che trovano supporto e definitivo, totale trasporto nella commistione con tappeti ambientali ed altri piccoli gioielli sonori elettronici.

“Reflection & Rotation” prendendo come presupposti tutti gli elementi descritti finora è un autentico capolavoro, un brano che riassume tutta la caratura artistica di Donoso in un segmento di circa dieci minuti nei quali troviamo un estetica deep ambient intrisa dalla magia del suono cosmico -analogico, dalla sapienza compositiva che qui si esprime in una serie di accordi strappalacrime, in un attitudine alla meditazione che può spingere oltre la vostra mente.

Il disco è uno di quei generatori di emozioni immediate che poi con il tempo e gli ascolti diventano qualcosa di privato ed inscalfibile, una corazza dentro la quale fantasticare, godere, gioire.
C’è un delizioso traino che non fa mai cadere l’attenzione in questi dieci lunghi brani che hanno il pregio di non stancare mai e di suonare come parti di un unico corpo multiforme e visionario, un disco che è lo specchio della bellezza, la forza della passione, l’esser proiettati nello spazio per ascoltare una musica senza tempo ed immortale.
Un suono che significa vita.

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