Kyle Hall è giovanissimo ma è uno di quelli che sa il fatto suo, è di Detroit, quindi ce l’ha nel sangue questa roba. Come Dj poi non parliamone neanche, un mostro.
Kero è una vecchia volpe, un album sulla prestigiosa Neo Ouija nel 2005 ed un pacco di singoli a partire dalla fine dei ’90 toccando anche antri oscuri come quello della Touchin’ Bass.
L’unione delle due menti in un interessantissimo dodici pollici pubblicato per la Wild Oats, label fondata e diretta proprio dal giovane Hall. Due brani mentali acid-oriented che hanno inizio con “Zug Island” sul lato A, una carcassa ritmica spezzata potentissima, una serie di breaks dove a risaltare sono i piattini ed una linea acida che si muove costante ed arcigna per tutta la durata del brano, che prende le distanze dal dancefloor per concedersi alle movenze di un brano mentale e nervoso.
Non è da meno la b-side con “K2 Attack!”, ancora la bassline ultra-acida modulata su frequenze estremamente urticanti, qui una cassa secca che pervade il sottofondo in una sorta di corpo techno osseo e di gran densità.
Un Ep non facilissimo che troverà i consensi dei Dj più coraggiosi oltre che degli amanti delle soluzioni acid inusuali e creative.