Le vie dell’elettronica sono infinite. Non conoscevo Marcus Kaye (o Marcus Intalex se volete) cosa a cui ho rimediato immediatamente precipitandomi su Discogs , dopo aver ascoltato queste tre tracce esplosive uscite sull’arguta Klockworks di Ben Klock. Kaye, inglese nativo di Manchester, è un dj/producer e label manager attivo fin dalla metà dei Novanta ma che fino a qualche anno fa si occupava sostanzialmente di Drum’n’ Bass. Se nonché, dal 2011 si converte alla fede del ritmo in 4/4 e sotto nome Trevino inizia a far uscire una serie di EP che trasudano dai solchi techno ed electro di altissima fattura (notevoli anche i lavori per la The Nothing Special, Naked Lunch e Apple Pips), in grado di re-suscitare in me palpitazioni e sbalzi di adrenalina che da tempo inseguivo.
Il ruggito di “Forged” (già a ottobre scorso scelta da Ben Klock nella compilation Fabric 66) occupa interamente il lato A. Un incipit dubstep prepara il terreno per l’attacco di un synth pastoso the colpisce in profondità, e che avanza modulandosi, anzi forgiandosi, in diverse forme mentre charlie, piattini ed un sontuoso pad sul finale lo accompagnano fino a chiusura. Evocativa, anche se non ci sorprende pienamente.
E’ con il secondo lato che Trevino si guadagna la mia stima. “Uptight” è il lato duro di Kaye, che alza il tiro con una severa struttura mimal-acid in stile Robert Hood ed un giro di basso che ti penetra nelle sinapsi fino a rapirti in un loop ossessivo che d’improvviso sale a far male mentre si dipana tra frizioni e percussioni martellanti. Difficile rimanere calmi quando il bassline si apre e soprattutto quando riparte. Treno.
“DolDrums” chiude impreziosendo l’intero lavoro. La programmazione ritmica diventa più complessa quasi tribale, ricca di raddoppi di cassa, dissolvenze, e piccoli giochi percussivi mentre dal basso funestamente prende forma un suono spettrale, un tetro tappeto che emula il timbro di un oboe durante un requiem (probabilmente analogico, Prophet, Moog…) innestando una marcia celebrale verso il risveglio dei ricordi di un passato mai sepolto nelle nostre memorie. Rave.
Marcus Kaye, con il suo moniker Trevino, è un artista da scoprire e da seguire in una fase molto prolifera e creativa, che potrà continuare ad attrarre l’attenzione non solo di chi ama la techno dal gusto retro ma anche da chi unicamente cerca emozioni forti, pure e dirette, figlie di una approccio alla EDM che non sposa necessariamente l’estetica dei tempi moderni.