New York
Chicago
Detroit
Den Haag
Single Reviews /

Healing Force Project Hybrid Furrows

  • Label / Sequencias
  • Catalog /
  • Format /
  • Released / 02/2013
  • Style / ,
  • Rating /
    8/101
Hybrid Furrows

Seconda release per Healing Force Project, produttore italiano di cui vi abbiamo proposto un podcast giusto poco tempo fa. Un talento cristallino, se provate a dare un ascolto ai suoi brani nelle pagine di Soundcloud potrete rendervi conto del livello qualitativo e della visione che possiede. Seconda release dicevamo, un vinile che segue il bellissimo esordio su Acido Records intitolato Analogic Prospectus/Moorg#1, pubblicato ormai tre anni fa, un disco che in qualche maniera si lega anche a questa nuova release grazie all’estetica techno fortemente votata alla sperimentazione.

Questo nuovo “Hybrid Furrows” viene stampato dalla newyorchese Sequencias, giovane label fondata da JM De Frias che in due anni ha messo fuori cinque ottimi vinili spaziando tra Acid House, Deep House e Techno, ospitando artisti come Willie Burns, D’Marc Cantu, Orpheus (side project di Perseus Traxx), ViLLan X (Traxx), Specter, Aroy Dee e Hieroglyphic Being. Insomma non proprio gli ultimi arrivati.

L’Ep in questione è composto da due brani intitolati semplicemente “Hybrid 1” ed “Hybrid 2”.
Sul primo lato troviamo il brano più lungo, oltre otto minuti, un incrocio di riverberi in sottofondo a creare una tensione costante ed una pulsazione sbiadita a volume più alto che entra ed esce in dissolvenza, il tutto per i primi due minuti, tempo nel quale l’effetto ipnosi diviene marcato e che anticipa l’entrata in gioco di quello che sembra il rumore di un treno (particolare che mi riconduce con la mente alla splendida Zen Locomotive di Cosmic Metal Mother). Anche questo viene cadenzato, inserito e poi tolto di scena, mentre un secondo livello di bassi fa la sua apparizione strutturando il tempo fino alla fine.

La b-side è musica techno concepita in provetta, la cassa in quattro, molto secca ed incisiva, una serie di fantasmi sfocati ad annebbiare la scena, una frusta tremenda che raddoppia sul ritmo mentre il brano sale d’intensità e dal profondo emerge quello che sembra il suono di una sirena che però rimane basso, quasi nascosto. Dopo la metà ecco un nuovo elemento in rotazione e di nuovo la sirena, più alta, un gioco di tensione fortissimo. La cinematica e lo spazio profondo.

Non perdetelo di vista. 

Redazione Written by: Pubblished: