Torna Cosmic Metal Mother con il nuovo capitolo della sua Panacustica Records. Una label che non ha bisogno di presentazioni per chi legge la nostra webzine, uno dei percorsi più sinceri della musica elettronica degli ultimi anni, una serie di racconti che partendo dall’anima ci hanno mostrato un’artista in pieno fermento creativo, un musicista in grado di raccontare l’elettronica passando attraverso la lunga esperienza vissuta ascoltando.
Paolo Di Nola ha immagazzinato per lungo tempo, cogliendo da ogni genere musicale i frutti migliori.
Il quinto capitolo della Panacustica è l’ennesima riprova del suo genio. E qui apro soltanto una piccola parentesi. In ogni release l’uomo presenta un brano inedito accompagnato da due remix, in alcuni casi ottimi, ma la vera chiave di lettura di questa storia va cercata assolutamente negli originali.
Ogni brano ci racconta uno scorcio della sua vita, dei luoghi che ha visitato, delle emozioni che lo hanno forgiato negli anni. Non fa eccezione questo “Try”, un nuovo capolavoro, un brano che al solito esula dai generi. Un brano nel quale CMM si è avvalso della leggendaria voce di Sal Principato di Liquid Liquid fama.
Dalle nebbie emerge ancora New York, è inevitabile, la città che lo ha ospitato per oltre venti anni, e lui la omaggia in una nenia notturna tra funk astrale, elettronica vintage ed ombre costanti. Il giro di basso è micidiale ed asseconda il tempo sfalsato dal quale emergono suoni e sensazioni, con la particolarissima partitura vocale che da sola riempie l’aria di una malinconia struggente che ci riporta in quegli anni nei quali l’arte era ancora un importante mezzo d’aggregazione sociale, dove la speranza poteva darti quella spinta necessaria a poter sperimentare. Tutto viene infine accentuato dai “solo” di chitarra. Art Rock? Psichedelia? Funk? Fate voi, vi basti sapere che siamo al centro dell’anima stessa della musica.
Dello stesso CMM entrambi i remix. Il primo in chiave electro/ballad con un vocoder sul vocal ed una melodia leggera che sfrutta il suono degli archi unendolo ad un campanellino ed un synth che vola via su tutta la durata.
Il “Dub For Chicago” mix è un sogno ad occhi aperti, uno di quei brani deep house da prime luci dell’alba con tutto il suo armamentario di nuvole, fiati e tiepidi raggi di sole che riscalderà anche le anime più insensibili.
Lasciatevi raccontare una storia…