La Roma dei dischi che non si sanno, la Roma delle connessioni impossibili, la Roma che sperimenta ed è sempre in fermento.
Nato sulla scia di un’incauta visione di Luciano Lamanna e Matèo Montero emerge dalle viscere della città eterna questo nuovo progetto musicale (dall’impronunciabile nome Гибель тургруппы Дятлова) per la neonata Knick Knack Yoda, label/paninoteca (si, avete capito bene) sorta a due passi da Città del Vaticano.
Souterraine, brano che da il titolo all’Ep e rappresenta in tutto e per tutto questo single side inizia con la voce passata al vocoder proprio di Matèo aka Rawmance, da li si sviluppano una serie di sinusoidi corrosive che scavano nel terreno accompagnate da piccole schegge sonore e da un manto di sporcizia. Pian piano fuoriesce l’acido, una nuova corrente corrosiva che viaggia parallela ad una dolce melodia realizzata con poche note di piano. Il sample vocale che ripete il titolo come un mantra, la sensazione di instabilità che non perdona.
L’anticamera dell’inferno in fondo ha anche un buon sapore.
Il secondo solco è un brano senza titolo tutto tappeti sfocati e voci in lontananza, inafferrabili.
Per favore, continuate a scavare.