È giunto per noi di Electronique il momento di dedicare qualche riga ad un’artista che negli ultimi quattro o cinque anni non ha praticamente sbagliato un disco. Stiamo parlando di D’Marc Cantu dagli Stati Uniti, già fortunato protagonista nel passato nel duo 2AM/FM (se ve lo siete perso andatevi a ripescare nell’ormai lontano 2005 lo stupendo Spectral Sound 034) e del trio X2 di cui faceva parte anche un certo Melvin Oliphant III ovvero sua maestrà Traxx.
L’esordio da ‘solista’ risale al 2007 con un one-sided su Crème Organization anche se il botto vero e proprio avviene due anni più tardi, sempre sulla stessa label, col mini-EP ‘Another Number’ contenente ‘Hungry for the People’, traccia suonata da mezzo mondo e che tutt’oggi non è raro sentire in qualche dj set.
Seguono altri singoli ma soprattutto il primo vero album ‘Fallen’, forse non molto celebrato ma che a mio parere rappresenta uno dei migliori lavori di quel filone, oggi sempre più vivo (vedi il recente album di Neville Watson), che cerca di combinare groove puramente techno, synth acidi e melodie decisamente house.
Quest’anno ha già rilasciato l’EP ‘Some Fantasies Are Good’ contenente un remix dell’uomo del momento, DVS1, ma soprattuto il singolo di cui ci vogliamo occupare qui: ‘Alternate Frequency’ fresco di uscita sull’etichetta che l’ha lanciato.
Sei tracce per quello che potremmo definire un altro mini album che va a toccare una varietà di generi veramente ampia. Apre ‘Alternate Frequency’ in cui attorno ad un flebile beat si sviluppano bassline acid appena accennate e taglienti percussioni. Di tutt’altro tenore ‘Size & Shape’, la traccia migliore del disco, un brano tipicamente house con un groove molto deciso scandito da una melodia non troppo raffinata ma sicuramente efficace inframezzata da loop vocali recitanti il titolo del brano. ‘Straight Shooter’ vira decisamente sulla techno e come fa intuire il titolo è veramente un gran drittone con poderosi synth electro. ‘Tazakuro’ è in pieno stile Crème, melodie malinconiche accompagnate da synth vibranti e sporchi. ‘Titanium Control Arm’ cambia di nuovo e ci si ritrova in pieni territori deep house. Chiude ‘Speed Freak’ che è pura electro ed è forse la traccia meno degna di nota, restando pur sempre di assoluta qualità.
Veramente un gran disco, un vinile per tutti i gusti. Vorremmo leggere più spesso il nome di questo produttore negli scaffali virtuali, ma forse è meglio che continui a preferire la qualità alla quantità come ha fatto fino ad oggi.