Felicissimi di ritrovare la Lower Parts Records ancora in forma smagliante. La neonata label greca ci aveva già stupiti prima dell’estate con “Slow Years” dei Tends ed torna ora con questo incredibile dodici pollici trasparente firmato da KSTS, un grande esempio di techno/acid di raffinatissima classe.
A ben vedere, gli spostamenti sonici della label hanno un indicatore di qualità veramente notevole, è sempre molto difficile in questi tempi riuscir a far bene spostando radicalmente il proprio asse di release in release. Ebbene la Lower Parts è riuscita a far questo slittando tra ambient, techno ed esperimenti groovistici con estrema padronanza.

Viene dal nulla questo KSTS (artista che risponde al nome di Konstantinos Mpardis), ma senza far rimpiangere nulla o nessuno sin dal primo brano, “She Didn’t Mind The 303 ” dove centra un groove perfetto tra estremismi di 303, piattini e cassa profonda, un brano techno di grandissima fattura che meriterebbe di uscire dall’anonimato all’istante.
“Sometimes More”, sempre sul lato A, approfondisce il discorso con un’iniezione melodica in chiave sacrale che innalza il suono techno rendendolo intoccabile.
“Tiston 2444” inaugura la b-side ed è scritta a 4 mani con Miltiades (altro artista greco da tenere assolutamente sott’occhio ed autore di un bellissimo dodici pollici deep house intitolato Epk.x per la Nous) e ci fa immergere ancora in un’atmosfera acidula tra ritmi in chiave tribale e punte d’acido che entrano in gioco quando esplode l’ammasso Jack House.

Ancora due brani micidiali, “Track 9” e “Lower pt.1” tra mentalismi acid, sospensioni cosmiche e ritmi levigati e sospesi tra deep techno ed house. Un lavoro notevole, uno dei più bei dischi in chiave techno-house pubblicati in quest’anno, proveniente da una nazione come la Grecia che sembra aver abbracciato una strada produttiva di grandissimo spessore e dalla quale ormai ci aspettiamo tutto il meglio.
Non lasciatevelo sfuggire.