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Prostitutes Shatter And Lose

Prostitutes ‎– Shatter And Lose

James Donadio da Cleveland, Ohio, è l’uomo che si nasconde dietro il moniker Prostitutes, l’artista americano presenta al mondo la sua interpretazione della techno contaminata da suoni wave e industriali con due album tra il 2011 e il 2012 per la misteriosa Stabudown records, passando poi alla Opal Tapes, per la quale esce su musicassetta in split con Basic House (nientemeno che Stephen Bishop, fondatore della label), in questo passaggio Donadio inizia ad allargare la sua visione esplorando territori rumoristici.

La nuova visione sonora di Donadio contraddistinta ora fortemente da astrazioni techno-noise si rivela quindi con l’interessante Crushed Interior su Digitalis e in chiusura del 2013 l’americano approda infine alla Diagonal Records dell’emblematico Oscar Powell e sforna un 10″ di quattro tracce per nemmeno 15 minuti di musica che è summa di tutte le parti precedenti e allo stesso tempo importante destrutturazione e rimescolamento dello stile compositivo dell’artista di Cleveland.

Le quattro brevi tracce che compongono l’opera infatti contengono stratificazioni e innesti di elementi presi da varie fonti di ispirazione sonora (e non solo, probabilmente), la cui sintesi dà origine ad un magmatico e irruento caos in cui convivono elementi dark, techno, new wave e post punk, sprazzi di electro funk e sperimentazione noise industrial.

Apre Kisses Undelivered: un’orgia rumoristica tra drum machine, sample vocali tagliati e sovrapposizioni ritmiche asincrone, seguita da Poison The Masses che gioca sporca e ronzante su energica cassa in raddoppio e modulazioni acide di synth di ispirazione dark eighties post punk che spediscono in orbita.

Sul lato B del 10″ apre Crawl On You At Night che suona profonda, cavernosa e disturbata su rarefazioni sintetiche: assemblaggio frankensteiniano di electro, proto-techno e post punk; chiude infine Sold A Decade At A Time, che travolge l’ascoltatore con una brutale linea di basso e ritmi metallici sincopati su staffilate acide.

Ok James, bene così, il discorso inizia ad essere interessante. Ultima curiosità: l’artwork del disco è stata realizzato dall’artista Inglese Guy Featherstone, che insieme al fotografo Robbie Maynard ha fotografato i volti di due prostitute Londinesi; volti che poi sono stati sovrapposti e stampati colorati di rosa acido sulla copertina del vinile.