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Single Reviews /

Line Idle Woodblocks

  • Label / Wrong Island Communications
  • Catalog / Communication 4
  • Format / Vinyl
  • Released / 10/2014
  • Style / , ,
  • Rating /
    7.5/101
Line Idle ‎– Woodblocks

La Wrong Island Communication arriva alla sesta release con il secondo Ep di Line Idle, al secolo Aleks Jurczyk, synth specialist presso Rubadub, storico negozio di Glasgow.
Label interessantissima che ha avviato due serie di produzioni che abbracciano ad ampio raggio tanto la techno e l’house, quanto l’electro e suoni di derivazione new wave ed anche sperimentali.

Line Idle, dopo aver pubblicato una manciata di mesi fa il primo Ep intitolato The Silence Between Us, disco techno con un’incredibile carica funk, torna ora con questo Woodblocks, Ep composto di tre brani incisi dopo aver cominciato a prendere dimestichezza con un sistema Eurorack modulare.

“Molti dei brani che ho scritto ultimamente sono nati da piacevoli “incidenti”, mentre collegavo tra loro i moduli cercando di ottenere alcuni suoni che mi ero prefissato…
I suoni che ritengo più interessanti sono quelli che riesco ad ottenere cercando di emulare sonorità naturali o di strumenti esistenti.”

Il primo brano è quello che da il titolo all’Ep, Woodblocks, ed è un magico suono di xilofono  sovrastato da sferzate di battiti secchi in dissolvenza, il pezzo “palleggia” a lungo, inserendo man mano altri elementi ritmici come suoni di bonghi ed altri beat ovattati. Qualcosa che si avvicina a composizioni di musica sperimentale degli anni ’60 e ’70 con un tocco di modernità dato dalla compressione delle varie sonorità e da una stesura che sul finale arriva a sfiorare territori noise.

“Stavo cercando di ottenere un suono simile ad uno xilofono, marimba e vibrafono. Mi piace sempre il modo in cui i sintetizzatori mi trasportano in un territorio, anche se familiare, totalmente diverso dall’obbiettivo che avevo in mente.”

Il secondo brano, Time and Time Again è un ibrido techno/house dove le sonorità analogiche creano una sorta di effetto elastico rilasciando la tensione in un’esplosione di groove caldo e molto coinvolgente. Uno di quei brani dal sicuro effetto in pista ma che risultano anche godibili per un ascolto casalingo.

Il terzo brano, When All My Love Is Too Much To Bear, prosegue in un’onda techno di stampo minimalista ma creativa in ogni poro, con dei fantastici cymbals che scandiscono il tempo mentre grovigli di suoni vitrei vanno a formare una melodia coinvolgente e forse un po’ demodè visto lo spettro dark in cui la techno sembra essersi gettata.

Un disco che rende la misura del lavoro che c’è alle spalle e che si distingue dalla massa con sonorità che badano più al prodotto stesso che ad essere appetibili per la massa.