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Secondo appuntamento con Recovered Frames la nostra serie di mixtape basati su un concetto particolare: alcuni produttori hanno molti brani mai completati, versioni alternative, vecchie registrazioni accantonate, un patrimonio musicale che rischierebbe di andar sepolto per sempre e che loro stessi, in un primo momento hanno deciso di mettere in disparte. Musica che potrebbe mostrare un lato inedito ed interessantissimo di questi artisti. Un lato che vale la pena mostrare.
Dopo il primo episodio firmato da Polysick abbiamo l’onore di ospitare in questo secondo capitolo la musica di Mario Pierro aka Raiders Of The Lost ARP.
Il producer romano ma residente in Svezia nato artisticamente con il progetto MAT101 insieme a Francesco De Bellis (Francisco), poi in trio insieme al citato De Bellis e Marco Passarani con i Pigna People ed ancora, per arrivare ai giorni nostri, con il recente progetto ROTLA. La musica di Raiders Of The Lost ARP è un filo conduttore tra l’Europa e l’america degli Underground Resistance, techno ed electro che fluttuano su melodie sinuose sempre proiettate verso lo spazio.
Di seguito il link per acquistare la Cassetta in edizione limitata, poi l’intervista ed il link per ascoltare in streaming! Buona lettura e buon ascolto.
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Inizierei chiedendoti quanti brani sepolti hai trovato aprendo i vecchi archivi…
Ne ho trovati tra i dieci ed i quindici di quelli che potevo ricordare, ed almeno il doppio di altri che avevo completamente dimenticato. Inoltre molte cartelle che non sono ancora riuscito ad ascoltare. Ho archiviato tutte le produzioni fatte come Raiders Of The Lost ARP dentro la stessa cartella per quasi quindici anni.
Puoi spiegarci i motivi che ti hanno spinto a tener nascosta questa musica? E più in generale quali sono i parametri di valutazione che ti consentono di stabilire se ultimare o meno un brano o decidere se pubblicarlo o meno?
Dipende. Alcuni brani erano quasi pronti ma magari il progetto che doveva contenerli semplicemente non è andato in porto in quel momento, o non si adattavano perfettamente al disco che stavo assemblando. Altri sono stati prodotti come puro esercizio mentre imparavo ad utilizzare un nuovo strumento o studiavo una nuova tecnica, o erano dei loop che utilizzavo soltanto durante i miei liveset. Alcuni dei brani contenuti in questo mixtape sono stati inclusi in un gioco online chiamato “The Harvester” qualche anno fa, altri potrei anche pubblicarli ora che li ho riscoperti.
Quando entri in studio parti sempre da un idea prestabilita o lasci fare all’istinto ed alle sensazioni di quel dato momento?
Anche in questo caso dipende. Delle volte inizio a far suonare le macchine catturando il risultato della jam, altre volte registro il più velocemente possibile sul mio telefono una melodia e degli accordi che ho in mente prima che questi siano sopraffatti da altri pensieri.
Alcuni brani presenti all’inizio del mixtape sono delle jam multitraccia del 2002 registrate in studio, senza MIDI, che ho rieditato adesso,
E’ divertente registrare delle jam dal vivo, ma solitamente ho molte difficoltà nell’inserire queste in un brano finito, quindi accade che le lasci da parte per i miei liveset che presentano sempre una buona dose di improvvisazione.
Quanto l’ascolto di musica di altri artisti può condizionare il tuo modo di produrre?
Molto, e talvolta anche troppo. Delle volte riesci ad ottenere dei brani molto derivativi che sono buoni solo a fini di apprendimento, soprattutto se possono esser ricondotti ad un’unica fonte…Ne ho inseriti un paio di esempi nel mixtape. La cosa più dura, che cerco sempre di fare, è di esser in grado di riprodurre il feeling degli artisti che amo, non il loro suono.
Che effetto ti ha fatto tornar a riascoltare questi vecchi lavori dopo molto tempo?
Credo che la musica si comporti un pò come il vino, alcuni brani sviluppano con il tempo ed ascoltarli in un contesto diverso da quello originario può dar loro un nuovo significato, mentre altri semplicemente rimangono li dove sono, risultando datati.
Sei pronto quindi a dar in pasto al pubblico questi archivi nascosti?
Ora sì. C’è voluta un po di archeologia digitale per metter insieme questo mixtape e, infine, alcuni dei brani sono stati inclusi nella loro forma originale, con tutti i loro click ed i loro errori.
Dunque, benvenuti a E:\RaidersOfTheLostArp…
ASCOLTA IN STREAMING
We are proud to present our first tape series called Recovered Frames and based on a particular concept: many producers have lots of unfinished tracks, alternative versions, old recordings left in a virtual drawer…music that would never be published in the intentions of the artists, but here comes the original idea of the electronique crew…
These works even if never published, they represent a hidden side of the producer that would be interesting to show. Every month we reveal a new limited edition tape full of unreleased tracks by a series of selected producer.
After the first episode by Polysick we have the honor of hosting in this second chapter the music of Mario Pierro aka Raiders Of The Lost ARP.
The Roman producer but resident in Sweden was artistically born with MAT101 project with Francesco De Bellis (Francisco), later as a trio, along with the aforementioned De Bellis and Marco Passarani, became part of Pigna People and again, to get to this day, launched his recent project ROTLA. The music of Raiders Of The Lost ARP is a common thread between Europe and America of Underground Resistance collective, techno and electro that float on sinuous melodies always projected into space.
Here is the link to buy the limited edition cassette, then the interview and the streaming link! Happy reading and good listening.
I would start by asking you how many tracks, sketches, demos & ideas have you found by opening the old archives …About 10-15 that I did remember, and twice as many that I had completely forgotten about. Plus there are many more folders that I did not manage to look into so far. I have used the same folder for all the Raiders stuff for nearly fifteen years so…
Can you explain the reasons that motivated you to keep this music hidden? And more generally, what are the evaluation parameters that allow you to determine whether or not a song has to be completed or decide whether to publish it or not?
It depends. Some songs were almost ready but then the project they were meant for simply did not happen at the time, or they did not fit into the record I was assembling. Others were done as exercises to learn a new instrument or technique, or were half-finished loops which I only used in my live set.
Some of the songs in this mix have actually been included in an online game called “The Harvestar” some years ago. Others I might release after having rediscovered them.
When you enter in the studio do you always start from a predetermined idea or leave it on instinct and to the sensations of that precise moment?
Again, it depends. Sometimes it’s live jamming with the machines, and sometimes I record myself in my phone, singing a melody I have in my head and writing the chords as fast as I can before it sinks among other thoughts.
Some of the songs at the beginning of the mix are multitracked jams from 2002 recorded in the studio, without MIDI, which I reedited now.
It’s fun to record live jams but usually I find it difficult to turn them into finished tracks. I leave them for live sets which always feature a good deal of improvisation.
How the listening of music from other artists can affect the way you produce?
A lot, and sometimes even too much – I then get derivative stuff which is only good for learning, especially if it can be traced to a single source! There are one or two examples in the mix…
What I look for is to be able to reproduce the feeling of artists that I love, not their sound.
What effect has sorted you to listen to these old tracks after a long time?
I think that music is a bit like wine. Some of it develops with age, and listening to it in a different context gives it a new meaning, while other just stays there and gets dated.
You’re then ready to present these hidden archives?
Now, yes. It took some digital archaeology to do this mix and eventually some of the songs were included as the original test exports with all the clicks and errors.
So, welcome to E:\RaidersOfTheLostArp …
STREAMING: