Trax by Trax è una rubrica mensile. Dieci colori da un’infinita tavolozza scelti e raccontati ascoltando ciò che suggerisce l’animo in quel dato istante.
Cristiano Nonnato è un Dj, uno sciamano contemporaneo, un collezionista ed un narratore che racconta la vita attraverso la musica.
Buona lettura!
#1 Jeff Phelps – Magnetic Eyes
Un disco di grande dolore inanzitutto… troppe cose uniche tutte insieme… ti attizzano il desiderio ma non c’è n’è più… è finita la marmellata… unico disco di Jeff… unica volta o quasi (c’è un altro 7 pollici introvabile e impagabile) che puoi sentire la voce di Antoinette… a metà strada tra laurie anderson e Etta James… la voce di Jeff… da cowboy black… tipo un Aarthur Russell che sta meno male… una produzione unica per un disco funk. Metallica… cassette al cromo… tastiere al mercurio… senti la presenza di un grosso magnete… di un grosso mulinello da pesca d’altura di squali… questo tipo di presenze subliminali che girano in una dimensione parallela al disco. Discogs
#2 Luis CL – BD04
Luis king of the grill… assolutamente il più eccitante nella zona soprattutto quando agisce da solo… fuori dai canali zanzibar un po’ troppo fru-fru… con la speranza che non venga mai rincoglionito al suo arrivo negli euro-salotti. 5 croste di deep bubble fast techno house . Il toyota 4x 4 alza un nuvolone di terra rossa rimbalzando dal deserto australopiteco interno verso la costa… finalmente i gabbiani… urlano forte sul fottuto mpc… fanculo le iguane e i canguri che tagliano la strada. Discogs
#3 J.D. Emmanuel – Wizards
Daniel Emmanuel plays Crumar Organ and Sequential Circuits Pro-One synthesizers… rimasi un po’ deluso ascoltato di seguito al rigoglioso capolavoro ‘rain forest music’ registrato allo zoo degli uccellini di houston… niente fields… rec. della natura eccettera… crumar and pro-one suonati dall’ altra stanza in maniera a-tonale e basta. Ascoltato a distanza di tempo questo panzer di mercurio mi è arrivato in faccia con tutto il suo fascino magnetico e discreto… cruising. Discogs
#4 Jenifa Mayanja – Release & Breathe EP
4 conscious vocals da Jenifa… una voce nera senza infamia e senza lodi che ha però il pregio di contaminarsi lungo il cammino di ascolti preferiti dalla donna… echi di Sinead O’Connor, ombre di Bjork… i poetry-flow di Annette Peacock; flow sprofondati venti mila leghe sotto mari blu tribali per fortuna arrivan come ancore i bassi di jus-marito-ed o stile jus-marito-ed. Black-white… female-male… release & breathe. Discogs
#5 Jazz-N-Groove – Raw Flava E.P. Vol. No.1
Brian Tappert-Marc Pommeroy-Roy Grant garage underground per la vita dalla Florida… talmente tanta roba che ormai la specializzata li dava come ‘funzionali’… le recense finivano (solo) nei giornalini (solo) per djs che trovavi nei negozi di dischi (solo) per dj. La pratica veniva svolta con poche tristi parole… bomba da suonare a mezzanotte oppure risultato sicuro sulla pista. La storia invece dice che mai trax furono più immacolate. Grazia femminina e sportività mascolina, la merda da ballare in coppia… no… non sono lenti. Dritti su into my life, la classica strofa amore disperato-house: ‘quando sei arrivata/o nella mia vita ( è stato un casino)’ portata con eroico stoicismo su un flow di bassofrusta che sottintende… èstatouncasino-maneèvalsalapena… sputazzi di contortions-sax minimali… oasi casuali per tirare il fiato. Discogs
#6 Michal Turtle – Phantoms Of Dreamland
Esattamente come deve (non dovrebbe) essere un disco house music… sarebbe la breve-Classica recensa di un negozio di dischi culto del quale non faccio il nome. Tako Reyenga lo speleologo caccia uno dei ritrovamenti del secolo… wild lounge, jaz mongoloide… fank alieno… exotica techno come dai tempi Cochinmonn/Hosono non si sentiva… incursioni calcinculo di drumakkinez a gamba… merce con la guerra in capo… house music. Discogs
#7 Titonton – Embryonic EP
Blocchi celestiali… una babele prismatica di reazioni umane a centrifughe forze disumane. L’istante prima sei molto confuso schiacciato dal ritmo e quello dopo sei nella pace e nell’ordine… tutto è chiaro… alla velocità corretta ora… rientri (non so come) o riprecipiti ( non so come) nella normale zona di ossigenazione cerebrale. Discogs
#8 Norken – Spring Themes
Lee-Metamatics norris ancora macro un attimo prima di scivolare troppo micro e subire(troppo) la fascinazione del suono dei portatilini… il titolo è sbagliato non son infatti spring themes ma autumn themes… deep house-breakbeat-techno piovosa e umbratile da stivali di gomma nei boschi inglesi… ci ritirò su il morale anni fa dopo 12 ore di musica di merda in una riviera adriatica già finita… una bomba… yo. Discogs
#9 Cron – Scalable Architectures
Todd Sines, la sua peculiarità è aver creato un personalissimo mondo a parte a ogni uscita influenzando sciami di carriere molto più deboli e impersonali ( tipo primo Trentmoller). Mantenendo l’unica regola del controllo ninja… confucianesimo… rifuggire a tentazioni wagneriane di facile immediata presa. Qui electro americana come può essere a columbus ohio… un operaio fa esercizi di decompressione mentre si rimacina le 30 miglia che lo riportano a casa finito il turno… a bordo della sua monovolume spacetruckgalaxyvoyager insonorizzata comprata in 1000 rate con vano portatazzoni di brodaglie caffeiniche. Discogs
#10 Icons – Emotions With Intellect
Il brodo era ancora primordiale… la lava doveva ancora solidificarsi… i break si inceppano non ancora perfettamente fluidi e sono come le cazzo di prove di volo di icaro… perfetti. Roba house not house per errore… giungle mozze a pixel troppo larghi… un documentario sul volo sgraziato di certi gabbiani rari lungo più di un’ora. Discogs