Massimo Chiodi e Massimo Salerno formano i Number One Ensemble nel 1976 e trascinano il loro suono fino al 1980, anno nel quale pubblicano due album, uno omonimo ed un secondo intitolato Gipsylon. Due anni prima si presentavano con un debutto Untitled che ancora risentiva del passato più variopinto ed eclettico, un disco che era una fusione tra jazz, bossanova, funk ed easy listening.
Nel 1980 le cose erano diverse, ed anche il loro suono venne inquadrato dentro il contenitore dance della discomusic. Ed in Gipsylon i due trovano la chiusura del cerchio suonando ed arrangiando otto brani che fotografano con esattezza il momento storico inquadrandolo proprio in una disinibita posa notturna resa luce dalle scintille della pista da ballo.
Dal brano d’apertura, Gipsy, un vocale molto melodico che stringe l’occhiolino a prime infiltrazioni elettroniche, passando per le mirabili evoluzioni orchestrali di Mr. Luck dove i due sfoggiano un sound maturo e ben oliato tra serpenti di basso, cantato, ottoni ed archi. E’ tutto un fiorire di petali disco portato all’estasi da due grandi brani come Flor de Coca e Back to Heaven.
Un album che preme l’acceleratore su melodie malinconiche a cavalcare un orchestrazione dedicata al cento per cento al ballo. Una vasta gamma di strumenti suonati, da chitarre, basso e batteria per poi passare alla sezione archi, ed ottoni. Un disco che come anticipavo prima si presta anche a rifiniture elettroniche dosate con la massima cura e che nel complesso è un solido testimone di una grande stagione le cui notti valeva la pena di vivere.