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Den Haag
Timeless Beats /

Claudio Simonetti Demoni

  • Label / Deep Red
  • Catalog / LP DR 002
  • Format / Vinyl
  • Released / 02/2015
  • Style / ,
  • Rating /
    9/101
Dèmoni Soundtrack
  • ITALIANO
  • ENGLISH VERSION

Solo per cinefili. Nel ventre della metropolitana di Berlino, uno strano individuo mascherato distribuisce volantini che pubblicizzano l’apertura di una nuova sala cinematografica. Numerosi ignari invitati, incuriositi dall’evento gratuito, occupano volentieri posto tra le rosse poltroncine del Metropol. Nell’atrio del cinema, è esposta una maschera di metallo, prima dello spettacolo, un’esuberante ragazza decide d’indossarla, ma si graffia il volto. Dopo un malore in bagno, la ferita la trasformerà in un essere feroce e immondo, pronto a infettare uno a uno gli spettatori chiusi all’interno di un ambiente senza uscite.
Primo spettacolo: un horror, con protagonisti alcuni ragazzi che profanano la tomba di Nostradamus. All’interno, un’altra curiosa maschera e un profetico ammonimento: i demoni faranno dei cimiteri le loro cattedrali e delle città le tombe degli umani. La proiezione s’interrompe al suo culmine: ha inizio il vero contagio.

DèmoniProdotto da Dario Argento, “Demoni” (1985) è il capolavoro della filmografia di Lamberto Bava. Costato oltre quattro miliardi di lire e girato in nove settimane, il film non riserva particolare cura nei dialoghi, non spicca per i personaggi, ma è incalzante e colleziona effetti speciali in serie, curati dal genio di Sergio Stivaletti.
Orgia di sangue e budella, “Demoni” riscosse ottimi incassi al botteghino nonostante il divieto ai minori di diciotto anni. Scevra della critica sociale di “Zombi” (1978) di George Romero, la pellicola è presto divenuta un cult dai tratti splatter, anticipando le teorie sugli infetti di “28 Giorni Dopo” (2002) di Danny Boyle.
Protagonisti di “Demoni”: Natasha Hovey, poi in “Compagni Di Scuola” (1988) di Carlo Verdone, Urbano Barberini, oggi assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Tivoli, e del futuro regista Michele Soavi, l’uomo mascherato. Neppure la morte di quest’ultimo sancirà la fine dei colpi di scena di un film grottesco e provocatorio. Tra gli altri attori, menzioni obbligatorie per Vincent Price, il cieco accompagnato da una giovane fedifraga; la splendida ex bambina diabolica del thriller all’italiana, Nicoletta Elmi, maschera del Metropol; Fiore Argento, figlia d’arte, una delle sventurate vittime; il caratterista Bobby Rhodes nei panni del pappone.

“Demoni”, tra gli ultimi successi internazionali del cinema dei ‘mondi neri’ made in Italy, annovera l’interessante colonna sonora di Claudio Simonetti. Registrata presso lo studio Acquario, si fonda quasi interamente su una nuova generazione di sintetizzatori come Yamaha DX7, Emulator II, PPG 2.3 e la batteria elettronica Lin 9000.
Rese più potenti sullo schermo dal Dolby Stereo, le composizioni dell’ex tastierista dei Goblin sono affiancate da brani hard rock e metal di Mötley Crue, Billy Idol, Go West, Saxon, Rick Springfield, Scorpions, Adventures e Accept. Un modello ‘compilation’ che aveva funzionato in “Phenomena” (1985) di Dario Argento. All’interno dell’edizione cd (2003), e della ristampa in vinile (2015), trovano invece spazio le curiose demo delle tracce principali – Dèmon e Killing – affiancate anche da altre due versioni di Dèmon: suonata dal vivo dai Daemonia al ProgWest Festival di Los Angeles del 2002 e in chiave elettronica per il “Simonetti Horror Project” (1991).

Percussioni tambureggianti, fughe d’organo, effetti sonori e vocali dance, Dèmon segna non solo l’inizio e la fine a tutto volume della pellicola, ma è spesso ripresa in varie sequenze. Un brano efficace, ormai un classico del musicista romano, da tramandare ai posteri anche attraverso il videoclip firmato dal già citato Michele Soavi.

Riferimenti colti alla musica classica sono presenti anche in Cruel Demon, con una venatura di angoscia. Micidiale Killing dal groove più rock: ritmica implacabile e riff di chitarra a cura di Massimo Morante, altro ex Goblin (a seguito di vicende alterne, la band era ‘ridotta’ a un solo membro originario, il bassista Fabio Pignatelli). Atmosfera più calma in Threat, scandita dai suoni eterei delle tastiere, e nella dissonante The Evil One, scandita da un beat cardiaco. Il crescendo melodico sinteticamente moderno di Out Of Time è, invece, una traccia non utilizzata nel film: diverrà il tema principale di “Morirai A Mezzanotte” (1986), ancora di Lamberto Bava.

Al di là dell’intreccio discontinuo, della pièce teatrale dell’assurdo, del prevedibile epilogo e del massacro a tratti gratuito, un quintetto di tracce in grado di resistere alla prova del tempo. Trent’anni dopo, il binomio composto da “Demoni” e Claudio Simonetti è più solido che mai. Neanche la maschera maledetta può scalfirlo.

Just for film freaks. In the belly of the Berlin subway, a strange man masked distributes flyers that advertise the opening of a new cinema. Many unsuspecting invited, intrigued by the free event, willingly occupy a place among the red chairs of the Metropol. In the lobby of the movie theater, you can see a metal mask and, before the show, an exuberant girl decides to wear it, but it scratches her face. After an illness in the bathroom, the wound will transform into her into a fierce and filthy being, ready to infect the audience one by one in a closed room with no exits.
First show: an horror movie, starring some guys who desecrate the tomb of Nostradamus. Inside, another curious mask and a prophetic warning: the demons will make cemeteries their cathedrals and cities the graves of humans. The projection is interrupted at its height: so begins the real contagion.

DèmoniProduced by Dario Argento, “Demons” (1985) is the masterpiece of the filmography of Lamberto Bava. Cost over four billion of lire and shot in nine weeks, the film pays particular attention to dialogue, does not stand for the characters, but it is pressing and collects special effects in series, edited by the genius of Sergio Stivaletti.
Orgy of blood and guts, “Demons” received excellent box office payments despite being prohibited to anyone under eighteen. Devoid of social criticism of George Romero’s “Zombi (Dawn Of The Dead)” (1978), the film soon became a cult with splatter traits, anticipating the theories on infected of “28 Days Later” (2002) by Danny Boyle.
Main characters of “Demons”: Natasha Hovey, then in “Compagni Di Scuola” (1988) by Carlo Verdone, Urbano Barberini, now councilor for Culture and Tourism of the City of Tivoli, and future director Michele Soavi, the masked man. Not even the death of the latter will mark the end of the twists of a grotesque and provocative movie. Among other actors, mandatory information for Vincent Price, as the blind man accompanied by a young faithless; the beautiful former diabolical child of Italian thriller, Nicoletta Elmi, as the Metropol mask; Fiore Argento, daughter of art, as one of the unfortunate victims; the character Bobby Rhodes in the role of a pimp.

“Demons”, among the latest international achievements of cinema of the ‘blacks worlds’ made in Italy, includes the interesting soundtrack by Claudio Simonetti. Recorded at the studio Acquario, it is based almost entirely on a new generation of synthesizers such as Yamaha DX7, Emulator II, 2.3 PPG and electronic battery Lin 9000.
Made more powerful on the screen from the Dolby Stereo, the compositions of the former Goblin keyboardist are flanked by hard rock and metal of Mötley Crue, Billy Idol, Go West, Saxon, Rick Springfield, Scorpions, Accept Adventures. A ‘compilation’ model that had worked well in “Phenomena” (1985) by Dario Argento. Inside the cd edition (2003), as in the vinyl reissue (2015), you can find the curious demos of the main tracks – Dèmon and Killing – paired with two other versions of Demon: played live by Daemonia at Los Angeles ProgWest Festival in 2002 and in a electronic key already included in “Simonetti Horror Project” (1991).

Drumming percussions, organ fugues, sound effects and dance voice, Dèmon marks not only the beginning and the high volume ending of the film, but it is often repeated in various sequences. An effective track, now a classic of the Roman musician, to be handed down to posterity through the videoclip signed by the already mentioned Michele Soavi.

References educated in classical music are also present in Cruel Demon, with a grain of anguish. Deadly Killing with a more rock groove: relentless rhythm and guitar riff by Massimo Morante, another former Goblin (as a result of various events, the band was ‘reduced’ to just one original member, the bassist Fabio Pignatelli). Calmer atmosphere in Threat, marked by ethereal sounds of keyboards, and dissonant The Evil One, signed by a heart beat. The synthetically increasing melody modern of Out Of Time is, however, a track not used in the film, which will become the main theme of “Midnight Killer” (1986), even by Lamberto Bava.

Beyond the discontinuous interlacing, the stage play of the absurd, the predictable denouement and the massacre to complimentary traits, a quintet of tracks that can stand the test of time. Thirty years later, the binomial composed of “Demons” and Claudio Simonetti is more solid than ever. Even the cursed mask can scratch it.