I fratelli Ferdi e Rob Bolland sono un duo olandese piuttosto famoso in terra natia durante gli anni ’70, compongono una serie di hit nel decennio successivo raccogliendo i frutti di una gavetta pop rock che ovviamente entra in rotta di collisione con le macchine analogiche ed i ritmi in levare di quel pop che cominciava via via a farsi sempre più elettronico.

Ma la nostra attenzione è catturata da uno strano disco prodotto nel 1985, quando a fronte di una delle copertine più brutte della storia con le loro foto (tra l’altro immortalate dal fotografo e giornalista italiano Fabio Nosotti) posizionate davanti ad una nave imboccano un pezzo italo-disco cantato in italiano da Giorgio Calabrese ed intitolato “A Bordo”. Nel pieno dell’estetica italo-demenziale il brano sfoggia un testo semplice e privo di alcuna profondità su un impianto sonoro al contrario interessante in quel suo corredo di synth, chitarre e batteria elettronica sospesi tra i Pet Shop Boys e Mike Mareen.

Sulla b-side un classico brano da pomeriggi in piscina nelle estati ’80: All Systems Go Go, con ritornello accompagnato e suoni da computer generation a cavallo di un pop che per quanto possa risultare becero rimane un’operazione a cuore aperto per tutti i reduci di quelle maledette stagioni.