Una rullata iniziale, poi un arpeggio acido di synth ed infine il ritornello, Wojtyla Disco Dance! Seguito dal parlato di Federico L’Olandese Volante. Il pontificato di Karol Wojtyła era iniziato il 16 Ottobre del 1978, andando ad anticipare uno dei momenti politico-religioso-sociali più importanti della storia italiana, e dopo pochi mesi Elio Aldrighetti e Stefano Pulga azzardavano questo ironico tributo nel pieno del furore della discomusic coadiuvati dagli arrangiamenti di un colosso come Alberto Radius.
Il brano ha due aspetti ben distinti e se vogliamo contrapposti, da un lato lo sbeffeggio, quasi una provocazione alla chiesa ed al suo opprimente manto, dall’altro un brano disco che se ipotizzato in una versione strumentale mostra una stesura di grande fattura con delle chord poderose, le tastiere in volata space, l’impianto ritmico sostenuto ed un vibrante solo di sax sul finale che irrompe corpulento e portando quella ventata jazz-funk di gran carattere. Su sette pollici trovate le versioni divise ed editate in maniera diversa rispetto al dodici, con un risalto maggiore alla parte strumentale ed al sax che delineano le coordinate di un brano dance scritto da musicisti che sapevano dove metter le mani.