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Inventare sempre qualcosa di nuovo. Conquistare l’ascoltatore con un prodotto di alta qualità. E offrirgli un’esperienza, per certi versi, unica, se non insolita. Tre sani propositi su cui fondare e proseguire la propria attività discografica. Realtà quali Korusuro Records, Stella Edizioni Musicali, Vinyl Of Austria Group Vienna, Viper Records e la più nota Private Records li incarnano alla perfezione.
Ciò che sorprende è che un simile pool di etichette sia nelle mani di una sola persona: Janis Nowacki. Sei anni dopo la prima release, la colonna sonora di “Captain Future” (2010) di Christian Bruhn, il produttore di Berlino non ha mai smesso di arricchire il proprio catalogo, sognare in grande e, soprattutto, fare ricerca. In tutti i sensi. Il suo lungo occhio si è posato stavolta sulla soundtrack del dimenticato “Striker” (1987).
Un ottimo lavoro firmato dal compositore Detto Mariano, già autore della vibrante partitura de “Il Giustiziere Della Strada” (1983) di Giuliano Carnimeo, per un film d’azione oggi introvabile sul mercato e, soprattutto, sconosciuto a qualsiasi tipo di pubblico. La pellicola fu girata da Enzo G. Castellari nel pieno della saga di John Rambo, il personaggio interpretato da Sylvester Stallone in tre occasioni durante i ruggenti anni Ottanta.
Nel corso della sua lunga carriera, iniziata dirigendo alcuni spaghetti-western, il nome del regista romano è stato associato sia a titoli di culto tra gialli, polizieschi e post-atomici – ad esempio “Gli Occhi Freddi Della Paura” (1971), “La Polizia Incrimina, La Legge Assolve” (1973), “La Via Della Droga” (1977), “1990 – I Guerrieri Del Bronx” (1982), “I Nuovi Barbari” (1983) – che ad alcuni in scia, se non sulla falsariga, di determinati successi altrui.
Sono i film ispirati a “Lo Squalo” (1975) di Steven Spielberg, con strascichi giudiziari per presunto plagio, e quelli propriamente d’azione, cioè “Hammer” (1987) e “Striker”, mai usciti nelle sale cinematografiche italiane. Quest’ultimo, con sceneggiatura di Umberto Lenzi e riprese ai Caraibi, racconta la vicenda del mercenario John ‘Striker’ Slade (Frank Zagarino), impegnato in Nicaragua nel salvataggio di Frank Morris, un giornalista americano (John Phillip Law).
Lo Stato centro-americano, teatro di una vera guerra civile tra il 1961 e il 1989, è nel caos, ma Striker, affiancato dalla partner d’avventure Marta (Melonee Rodgers), non ha paura né di attraversare giungle infestate di nemici né di avviare conflitti a fuoco con gli stessi. È un uomo nato per combattere, anche se paradossalmente munito di una fionda che lancia piccole bombe. E una pellicola solo per fanatici o strenui appassionati del genere.
La colonna sonora, mai rilasciata finora, inaugura un nuovo filone di Stella Edizioni Musicali e, parimenti, un nuovo marchio, cioè il cosiddetto ‘film sonoro’, brand ora registrato persino presso la nostrana SIAE. Un prodotto che prova a essere concettualmente differente, per un ascolto più piacevole e profondo. “Striker (Film Sonoro)” (2016) cattura, infatti, le sequenze audio della pellicola e le ripropone nel giusto ordine, aggiungendo talvolta gli effetti di sottofondo.
Il modo migliore per ripercorrere la storia è, poi, associare la successione dei singoli titoli, abbastanza sterili sul piano nominale, a quanto riportato sulla mappa allegata al vinile, disponibile anche in colore verde. La cartina del Nicaragua descrive, scena dopo scena, le azioni dei protagonisti. Il coltello da mercenario con annessa bussola è, invece, l’oggetto shock che impreziosisce ancora di più la versione speciale della release.
Per la pellicola di Enzo G. Castellari, Detto Mariano, affatto un autore solo per commedie, rilancia con forza un pugno di frammenti elettronici ben inseriti in una partitura di ventotto tracce, di cui alcune a bassissimo minutaggio, che vive di straordinari alti e bassi tra stralci atmosferici, numerose riprese dei temi principali e qualche improvviso cambio di ritmo. Un modus musicandi convincente e, ora più comprensibile che mai, a misura di sequenza.
Nel bene o nel male, non sono mai andato alla ricerca di un mio stile personale perché, ogni volta e per ogni situazione, ho scelto melodie, armonie, ritmi e orchestrazioni che dipendono dallo stimolo che mi danno le scene. Ogni scena, anche quella che a prima vista sembra identica a una già vista in un altro film, ha necessità diverse, perché presenta psicologie ogni volta diverse e, quindi, stimolanti combinazioni musicali diverse.
Sul lato A, il tema principale è presentato in M_01, un solido mix di arpeggi elettronici, tra bassi sghembi e timidi assoli di chitarra, inframezzati da pause e ripartenze. M_02 ripropone in piccolo il brano iniziale, mentre M_03 è un tributo latino, con fiati e chitarra per rimarcare l’ambientazione centro-americana, anche con una vena malinconica. M_04 è cupa e segnata dall’uso degli archi, pronti a essere l’elemento sonoro a tratti dominante.
M_05, invece, recupera in parte la precedente traccia, ma aggiunge l’audio originale di “Striker”, come il rombo delle pale dell’elicottero e una qualche esplosione in lontananza. Le brevissime M_06, M_07, M_08 e M_09 sono tanto cariche di tensione quanto intrise di oscurità. M_10 ne riprende le caratteristiche ambient, ma i suoi toni divengono più striduli. La marcetta di M_11 è, poi, spogliata di alcuni orpelli in M_12. Chiusura a effetto con la criptica M_13.
Sul lato B, in successione, echi lontani e fisarmoniche in M_14, l’ansia di M_15, la fuliggine di M_16 e il tema dolorante di M_17. Dopodiché, tra M_18 e M_27 svariate sottrazioni di addendi sonori di brani già descritti. Le sospese M_19 e M_23 includono, poi, la prima uno spezzone di dialogo in italiano e la seconda alcuni spari tratti dalla pellicola. Il gran finale di M_28 è il tema principale in versione estesa, arricchito di nuove percussioni. Trascinante.
È importante la collocazione temporale della musica nel film: anche per lo stesso tema, adopero combinazioni diverse a seconda se collocate all’inizio o alla fine della pellicola. Quando un tema si presenta per la prima volta, favorisco soprattutto la melodia per farla meglio orecchiare all’ascoltatore, mentre quando sarà ascoltato già diverse volte, quando, cioè il film è quasi alla fine, favorisco di più l’orchestrazione per utilizzarne la forza a favore dell’atmosfera.
Invent something new. Conquer the listener with a high quality product. And offer him an experience, in some ways, unique if not unusual. Three healthy intentions on which basing and pursuig a recording career. Realities such Korusuro Records, Stella Edizioni Musicali, Vinyl Group Of Austria Vienna, Viper Records and the most famous Private Records embody them to perfection.
What is surprising is that pool of labels is in the hands of one person: Janis Nowacki. Six years after the first release, “Captain Future” (2010) soundtrack by Christian Bruhn, the Berlin producer has never ceased to enrich his catalog, dreaming big, and above all, doing research. In all senses. His long eye has this time laid on the soundtrack of the forgotten “Striker” (1987).
A great job signed by the composer Detto Mariano, author of the vibrant score of “Exterminators Of The Year 3000” (1983) by Giuliano Carnimeo, for an action movie unobtainable on the market today and, above all, unknown to any audience. The film was shot by Enzo G. Castellari in the middle of the Rambo saga, the character played by Sylvester Stallone on three occasions during the roaring eighties.
During his long career, which began directing some spaghetti westerns, the name of the Roman director has been associated with cult tiles among giallo, crime and post-atomic – such as “Cold Eyes Of Fear” (1971), “High Crime” (1973), “The Heroin Busters” (1977), “1990 – The Bronx Warriors” (1982), “The New Barbarians” (1983) – and some in the heels, if not along the lines, of certain other directors successes.
Those are the movies inspired by Steven Spielberg‘s “Jaws” (1975), with trains judiciary for alleged plagiarism, and the proper action one, as “Hammer” (1987) and “Striker”, never released in Italian cinemas. The latter, with a screenplay by Umberto Lenzi and shots in the Caribbean, tells the story of mercenary John ‘Striker’ Slade (Frank Zagarino), engaged in Nicaragua in the rescue of Frank Morris, an American journalist (John Phillip Law).
The Central American state, scene of a real civil war between 1961 and 1989, is in chaos, but Striker, flanked by adventuring partner Marta (Melonee Rodgers), is not afraid either to cross jungles infested with enemies nor start firefights with them. He is a man born to fight, even if ironically provided with a slingshot that launches small bombs. In simply words, a movie only for fans or staunchest lovers of the genre.
The soundtrack, never released so far, inaugurates a new line of Stella Edizioni Musicali and, equally, a new brand, that is, the so-called ‘film sonoro’, now registered even at our local SIAE. A product that tries to be conceptually different, for a more enjoyable and deep listening. “Striker (Film Sonoro)” (2016) captures, in fact, the audio clips of the film and once again in the right order, sometimes adding background effects.
The best way to trace the history is, then, to associate the sequence of individual titles, rather sterile on the nominal level, as shown on the map attached to vinyl, also available in green colour. The map of Nicaragua describes, scene after scene, some actions of the characters. The mercenary knife with attached compass is, instead, the shocking object that still adorns more this special release.
For Enzo G. Castellari film, Detto Mariano, an author not only for comedies, relaunches with force a bunch of electronic fragments well-integrated in a score of twenty-eight tracks, which some get a very low playing time, that lives of extraordinary ups and downs between atmospheric excerpts, many shots of the main themes and some sudden change of pace. A modus musicandi convincing and, now more than ever to understand, in sequence extent.
For better or for worse, I never went looking for my own style because, every time and for every situation, I chose melodies, harmonies, rhythms and orchestrations that are dependent on the stimulus given me by the scenes. Each shot, even that at first sight which seems identical to one already seen in another film, has different needs, because it presents different psychologies each time and, therefore, stimulant different musical combinations.
On side A, the main theme is presented in M_01, a solid blend of electronic arpeggios, between skew basses and timid guitar solos, interspersed with pauses and starts. M_02 repeats in small the opening track, while M_03 is a Latin tribute, with wind instruments and guitar to mark the Central American setting, even with a melancholy vein. M_04 is dark and marked by the use of bows, ready to be at times the dominant sound element.
M_05, however, recovers part of the previous track, but adds the original audio of “Striker”, as the roar of the helicopter blades and some explosion in the distance. The very brief M_06, M_07, M_08 and M_09 are as tense as steeped in darkness. M_10 takes all the ambient characteristics, but its tones become more shrill. The march of M_11 is then stripped of some tinsel in M_12. Closure effect with the cryptic M_13.
On side B, in succession, distant echoes and accordions in M_14, the anxiety of M_15, the soot of M_16 and the painful theme of M_17. Then, between M_18 and M_27 various subtractions of songs sound addenda already described. The suspended M_19 and M_23 include, then, the first a piece of dialogue in Italian and the second some shots taken from the film. The grand finale of M_28 is the main theme in its extended version, enriched with new percussion. Enthralling.
It is important the timing of the music in the movie: even for the same topic, I use different combinations depending on whether placed at the beginning or end of it. When a theme is presented for the first time, I favor especially the melody to make it better listen, while when it will be already heard several times, that is, when the movie is almost at the end, I prefer more the orchestration in order to use the force in favor of the atmosphere.