Sylvester James, meglio conosciuto con il nome d’arte Sylvester, fu una delle figure piu’ oltraggiose della storia della disco.
Pensare che, cresciuto a gospel, blues, soul e jazz, odiava la discomusic finchè nel 1975 durante un viaggio in Europa ne capì il potenziale e cambiò idea.
L’incontro con Patrick Cowley, avvenuto durante una esibizione nella discoteca City, dove egli lavorava come tecnico delle luci, fu significativa per la definizione del sound di San Francisco, che avrebbe spostato il romanticismo della disco di New York verso una dimensione orgasmica e delirante.
Il caratteristico falsetto di Sylvester e la galoppanti drum machne di Cowley coniarono un nuovo verbo musicale, infiammando le piste e scalando le classifiche di vendita.
Si stavano definendo le linee guida dell’Hi-nrg che di li a poco avrebbe surclassato la disco in piena crisi d’identità.
Ma nelle produzioni dei due troviamo un brano che prende le distanze dalle vertiginose dinamiche della musica da discoteca.
“I need somebody to love tonight”, scritto da Cowley e contenuto nel mini album “Stars” , è un brano downtempo che punta dritto al cuore, la sua andatura lenta caratterizzata da un corposo giro di basso e da un inserto dub di tastiera in controtempo è resa ancora piu’ melanconica dalla struggente interpretazione di Sylvester, che ripete ossessivamente il titolo, per non arrendersi al sentimento di solitudine che lo perprime.
Un clima di tristezza che sembra quasi predirre la fine tragica dei due, entrambi vittime dell’ AIDS: Patrick Cowley morì nel 1982 mentre Silvester 6 anni piu’ tardi, nel 1988.