Album datato 1978 prodotto da uno sconosciutissimo Chris Craft, contiene quel che si può definire esattamente space disco, musica che eredità la peculiarità dance della nativa disco music per approdare, grazie all’utilizzo dei sintetizzatori, in zone vagamente ipnotiche e psichedeliche.

La sensazione che si ha infatti ascoltando i nove brani che compongono il lavoro è quella di ballare in un locale privo delle sfrenate esaltazioni delle piste da ballo anni ’70, proiettati in un misterioso incontro con gli anni ’80. Melodie come quelle di “Discosmic Sinfonia Part 2” o “Funky Milkyway” sono infatti dei veri e propri segni premonitori di certe ballate da palpeggio modello “tempo delle mele”, mentre brani come “Discosmic dance” o la traccia d’apertura “Space Caravan” sono uno spartiacque ben definito tra disco e futura italo.

Siamo proprio nel momento di passaggio, con un piede ancorato e l’altro proteso in avanti.
Attualmente il disco viene venduto a cifre piuttosto importanti, buona caccia a tutti.